Amati Guerrino

Rimini, 1904

Nato nel 1904. Anarchico fin dalla giovinezza nel 1920 fugge a S. Marino perché accusato di aver sparato sul Commissario di Polizia Pio Maldura durante la rivolta per i fatti di Ancona. Fu arrestato il 17 giugno 1921 e condotto nelle carceri di Forlì. Viene ulteriormente accusato dell’uccisione di Luigi Platania il 19 maggio dello stesso anno. Dopo più di tre anni di carcere preventivo, il 24 novembre 1924 lo si riconosce non colpevole dell’omicidio di Platania ma colpevole dell’aggressione a Maldura. Scarcerato nel 1926 si trasferisce a Sesto S. Giovanni per sfuggire alle ritorsioni fasciste. Nel 1927 si trova in un caffè di Rimini ed entra in colluttazione con Giuffrida Platania, fratello del defunto Luigi. Per questo Amati viene arrestato, ed il 5 aprile del 1927 assegnato al confino di Polizia nell’isola di Lipari per la durata di 5 anni. Costretto a rientrare in Romagna si trasferisce a Verucchio, dove muore nel 1979.


Ciavatti Carlo

Rimini, 1893

Subisce un’amputazione in seguito a un incidente sul lavoro: secondo la polizia l’infortunio lo convince a guadagnarsi da vivere per mezzo di azioni delittuose, dalla ricettazione alla rapina. dal 1907 al 1921 subì 4 processi. Nell’agosto del 1921, in seguito a uno scontro tra gli Arditi del popolo di Rimini e due fascisti bolognesi, il suo prestigio di anarchico d’azione cresce. Si vanterà di aver partecipato in tutto a 18 imboscate e scontri a danno dei fascisti. Nell’autunno del 1923, già in carcere per altri reati politici, si auto-accusa del delitto Platania. Per buona condotta ottiene una riduzione della pena e la data del rilascio è fissata per il 10 maggio 1936. Il 20 febbraio 1938 viene assegnato al confino all’Asinara, poi a Ventotene Nella primavera del 1943 viene trasferito alla colonia per confinati politici alle Tremiti. Per circostanze ignote viene condotto nel carcere di Foggia dove muore suicida nel gennaio del 1947.

Oviglio Aldo

Rimini, 7 dicembre 1873

Nato a Rimini il 7 dicembre 1873. Laureatosi in Giurisprudenza si traferì a Bologna dove intraprese una brillante carriera di avvocato penalista. Candidato ed eletto Consigliere comunale di minoranza nelle lezioni comunali del 1920 nella lista “Pace, lavoro, libertà” in quota nazionalista, diventa poi consigliere e successivamente presidente del consiglio provinciale bolognese. Il 21 novembre 1920 fu presente all’assalto di palazzo D’Accursio ad opera dei fascisti. Iscrittosi al fascio di Bologna, si presentò alle elezioni politiche del 1921 nella lista del Blocco nazionale venendo eletto deputato. All’indomani della Marcia su Roma Mussolini gli affidò il dicastero della Giustizia che resse fino al 1925. Nel dicembre 1922 promosse l’amnistia per i reati commessi nell’interesse del fascismo, in virtù della quale furono rimessi in libertà gli squadristi condannati per le violenze e i fatti delittuosi degli anni precedenti. Membro del Gran consiglio del fascismo dall’aprile 1923 al dicembre 1924, Oviglio fu riconfermato deputato nelle elezioni del 1924. Durante la crisi seguita all’assassinio di Giacomo Matteotti assunse un atteggiamento sempre più critico verso Mussolini, fino a rassegnare le dimissioni da ministro. Espulso dal PNF fu riammesso nel 1928 e nominato senatore nel 1929, carica che mantenne fino alla morte nel 1942.


Palloni Pietro

1876

Facoltoso proprietario terriero, albergatore e avvocato, è uno dei principali investitori nelle infrastrutture cittadine. Azionista fin dal 1906 della Cassa di Risparmio di Rimini, la presiede nei primi anni Venti, quando rifiuta di concedere credito alle amministrazioni socialiste. Palloni sarà podestà di Rimini dal 1929 al 1933.


Platania Luigi

Rimini, 1890

Ferroviere e anarchico nell’anteguerra è interventista e si arruola volontario negli arditi. Consegue tre medaglie d’argento dopo essere stato ferito, altrettante volte in pericolose azioni di guerra. Partecipa alla fondazione del fascio riminese nel 1919 e alla sua rifondazione nel 1921. Il suo omicidio, avvenuto in circostanze non chiare, fornisce il pretesto per la prima incursione di squadristi nel riminese.