Vittime chiaramente riconducibili a scontri con le forze dell’ordine

15 giugno 1919. Piazza XX Settembre, via Ugo Bassi e Hotel 3 Re, Bologna 

Violenza contro persone e cose. Rissa, sassaiola e sparatoria, 1 morto

Coinvolte la guardia regia De Novellis, bastonato alla testa; il maresciallo Vignoli; 4 studenti (forse nazionalisti); Maurizio Pasquali di 18 anni che viene ferito a una gamba; Luigi Bertoni, che viene ferito al gomito sinistro; Geltrude Grassi, di 23 anni, che viene ferita alla natica destra, e muore 5 giorni dopo per le ferite riportate; Vittorio Mengoli, di 14 anni, che viene ferito alla natica sinistra; Mario Galeotti, di 18 anni, nazionalista, che riceve un colpo di arma da fuoco alla scapola sinistra; Pietro Sabattini, di 17 anni, nazionalista, colpito alla spalla e alla mandibola sinistra. I nazionalisti, inquadrati nei “Sempre Pronti per la Patria e per il Re” invadono i locali dell’Amministrazione provinciale, assaltano il caffè Re Enzo – noto ritrovo socialista – e attaccano mano armata la Camera Confederale del Lavoro.

Vengono arrestati tra i socialisti; Dante Danieli, di 34 anni, imbianchino; Alfeo Giacaglia, socialista rivoluzionario; Elsa Caprara, di 22 anni; Guglielmo Colombini di 30 anni, reo di avere lanciato una sedia contro il maggiore Stagi; Bruno Giovannoni, di 15 anni, per vilipendio alla bandiera nazionale. Arrestati tra i nazionalisti; Dino Zanetti, Mario Jacchia, Attilio Pappalardo, Francesco Serantini, Mario Gianfranco. Dopo due giorni, vengono eseguiti altri arresti a persone delle quali, non si specifica l’appartenenza politica.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


Altre azioni di violenza politica e casi ambigui

2 agosto 1919.  Via delle Oche e via Donzelle,  Bologna

Violenza contro le persone e contro le cose. Agguato

Tentata invasione di proprietà privata e agguato contro militari. Coinvolti il sergente Pierino Allegra, che viene bastonato in testa e pugnalato al petto, e Giuseppe Raspelli, ardito, ferito a sua volta da un     colpo di arma da fuoco sparata da altri militari giunti per dare manforte al commilitone.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


3 dicembre 1919. Arena del Pallone (Sferisterio), via Bertiera,  Bologna

Violenza contro le persone. Scontro a fuoco, 1 morto 

Amleto Vellani, segretario del Fascio socialista comunista, un’organizzazione anarchica, dopo un comizio all’Arena del Pallone per protestare contro incidenti avvenuti a Roma il giorno prima, in via Bertiera, mentre rincasava con altri lavoratori, fu colpito a morte da una pattuglia di polizia alla quale si erano uniti gli squadristi della Sempre pronti guidati da Dino Zanetti. I socialisti accusano i carabinieri che però negano ogni addebito.

Fonti: “Il Resto del Carlino”
Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo bolognese (1919-1945), Dizionario biografico, Rocca San Casciano (Fo), 1998 

Uccisione di antifascisti ad opera di fascisti

20 settembre 1920. Piazza Nettuno e Sala Borsa, Bologna

Violenza contro le persone e le cose. Rissa, sparatoria. 1 morto

Guido Tibaldi, di 32 anni, socialista, riporta una ferita d’arma da fuoco, in seguito alla quale morirà; Paolo Bonatti riporta una ferita da taglio; Umberto Guizzardi viene ferito. Gli scontri avvennero a seguito dell’assalto fascista, guidato da Leandro Arpinati, al caffè-ristorante della Sala Borsa, noto ritrovo socialista. Sono arrestate ; per oltraggio 18 persone, delle quali non si specificata l’appartenenza politica: Adelmo Cesti, di 26 anni; Francesco Galletti, di 23 anni; Primo Cosolo, di 20 anni; Antonio Cavara, di 18 anni; Umberto Piazzardi, di 24 anni, per aver sparato contro le guardie regie; Vittorio Bernardi, di 19 anni; Vincenzo Lopez, per insubordinazione e per porto di pugnale; Aldo Perugio, di 20 anni; Giacomo Riccardone; Armando Tagliavini, di 17; Umberto Ottaviani, di 34 anni; Giuseppe Giovannini, nazionalità ungherese, per porto d’armi abusivo.

Fonte: “Il Resto del Carlino”; Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.


Violenza sulle cose di proprietà antifascista da parte di fascisti (incendi, assalti, distruzioni, a sedi sindacali politiche e cooperative)

15-16 ottobre 1920. Bologna

Violenze contro le persone e le cose. Assalto, sparatoria e devastazioni, 1 morto

A seguito dei funerali degli agenti deceduti negli scontri del Casermone, i fascisti di Arpinati si resero protagonisti di violenze nei confronti di luoghi simbolo del socialismo in città, come l’incendio dell’edicola socialista, provocando anche un morto, Giuseppe Fabbri, un colono che si trovava lì per caso. Viene ferito Ernesto Mazzucchelli, di 37 anni, commesso. Ci sono arresti sia tra i nazionalisti che tra i socialisti.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


4 novembre 1920. Camera del Lavoro di Bologna

Violenze contro persone e cose. Sparatoria

Durante le celebrazioni per l’anniversario della Vittoria della Prima guerra mondiale, un gruppo di nazionalisti, fascisti ed ex combattenti invade i locali dell’Amministrazione Provinciale e fa suonare il campanone del Palazzo del Podestà. Durante la giornata i fascisti prendono controllo di alcuni mezzi dell’azienda tranviaria cittadina. In serata i nazionalisti Dino Zanetti e Attilio Pappalardo guidano l’assalto armato fascista e nazionalista alla Camera del Lavoro di Bologna. Il segretario, Ercole Bucco, aveva chiamato il gruppo delle guardie rosse, armate, in previsione di possibili scontri con i nazional-fascisti. Bucco però chiede l’intervento della polizia che entra nella sede sindacale, trova le armi e arresta i socialisti e le guardie rosse. Il questore filofascista Poli lascerà appositamente le porte della CdL aperte per permettere a fascisti e nazionalisti di entrare e devastare la sede.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


10 novembre 1920. Tolè, Vergato

Violenze contro le cose. Incendio 

La Cooperativa Popolare di Tolè, al cui interno vi erano Maria Battistini e Annetta Biagi, viene incendiata ad opera di ignoti, ma si sospetta la vendetta politica.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


7 dicembre 1920. Castel San Pietro e piazza Re Enzo, Bologna, 

Violenze contro le persone e contro i simboli. Rissa, aggressione, sparatoria

Il fascista Alvisi è aggredito da alcuni leghisti. Due socialisti, aggressori di Alvisi, vengono feriti. I fascisti devastano il Municipio di Castel San Pietro, la Cooperativa birocciai e la locale Camera del lavoro. Simboli, bandiere e quadri socialisti vengono trasportati e poi bruciati a Bologna, in piazza Re Enzo.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


21 dicembre 1920. Via Rizzoli, Bologna

Violenze contro le persone e le cose. Assedio, sequestro di persona, rissa

Francesco Zanardi è costretto a rinchiudersi dentro l’Ente Autonomo dei Consumi che fu assediato da fascisti e membri forze dell’ordine. Armando Fraboni, socialista, è aggredito.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


Vittime chiaramente riconducibili a scontri con le forze dell’ordine

5 aprile 1920. San Matteo della Decima

Violenza contro le persone. Scontro a fuoco, 8 morti 

5 vittime tra i socialisti: Rodolfo Tarozzi, di 16 anni, bracciante; Adalgisa Galletti, di 18 anni; Vincenzo Ramponi, di 45 anni, colono; Giovanni Terzi, di 54 anni; Sigismondo Campagnoli. Numerosi sono i feriti: Daneo Serra Zanetti, di 51 anni, ferito da colpo di moschetto, che morirà qualche giorno dopo; signorina Mazzoni, 20 anni, ferita alla regione glutea destra; giovane donna di nome Rubini, ferita al gomito destro con frattura complicata dell’omero; Alessandro Calzari, di 19 anni, ferita alla guancia destra; Enrica Forni, ferita ad una spalla e ad una coscia; individuo sconosciuto, che riporta una grave ferita al cranio; Silla Goldoni, di 36 anni; Daneo Vaccari, di 31 anni, ferito da arma da fuoco all’addome, morirà dopo qualche giorno; Augusta Bussolari, di 50 anni, ferita da arma da fuoco alla spalla destra, una al braccio destro e una alla coscia destra; Simoni Luigi, di 31 anni, ferita da arma da fuoco al torace destro, sotto la scapola con probabile lesione del midollo spinale; Ivo Pancaldim che morirà qualche giorno dopo. Arbizzani racconta che i carabinieri spararono sulla folla riunita in comizio nel cortile della scuola. Le vittime sopra riportate, in tutto 8, non compaiono nel Dizionario biografico, di Arbizzani, Onofri (1998).


 13-14 ottobre 1920. Piazza Umberto I (oggi piazza dei Martiri), San Giovanni in Monte e via Cartoleria, Bologna

Violenza contro le persone e contro le cose. Assalti e sparatoria, 5 morti e 15 feriti

In occasione dello sciopero generale di due ore indetto per il 13 ottobre da socialisti e anarchici per protestare contro le ingerenze straniere nelle dinamiche interne della Russia sovietica, si tiene un comizio al quale parteciparono importanti esponenti del socialismo e dell’anarchismo, come Francesco Zanardi ed Errico Malatesta. Al termine del comizio, nonostante la contrarietà di socialisti e della Federazione anarchica, parte un corteo improvvisato verso il cosiddetto “Casermone”, che sfocia in uno scontro armato tra dimostranti e Guardie Regie al termine del quale si contano decine di feriti e almeno cinque morti, tra cui un brigadiere e un viceispettore.

Deceduti: Brigadiere Colamasi, colpito al petto da arma da fuoco; un certo Fuzzi, di 20 anni; Giuseppe La Volpe, ispettore delle guardie investigative, morto per colpo di arma da fuoco.

Feriti, tutti per colpi di arma da fuoco, arma da taglio o bastonatura: Eugenio Quinti, maresciallo, colpito da arma da fuoco; Erminio Zucchini (anarchico?), ferito da colpo di arma da fuoco, morirà in seguito; Vincenzo Antoniozzi, guardia regia, ferita d’arma da fuoco alla spalla destra; Mario Bompani, ferita d’arma da fuoco alla spalla sinistra; Emilio Ariatti; Calisto Vacchi, morirà in seguito; Armando Nerozzi; Enrico Belluzzi; Dante Zucchini; Antonio Volpi; Ferruccio Tantini; Luigi Reggiani; Francesco Domenichelli; Oreste Donati; Bruno Calderara; Arturo Guidi.

Vengono arrestati 32 anarchici: Angelo Menossi, di 22 anni, sguattero del caffè San Pietro; Luigi Venturi, di 25 anni, muratore; Arturo Nerozzi, 27 anni, portabandiera; Primo Fini, 19 anni, ferroviere; Cesare Sacchetti, 24 anni; Giuseppe Atti, 22 anni; Carlo Zuffa, 18 anni; Luigi Bettini, 62 anni; Mario Masi, 15 anni; Mario Martini, 19 anni, muratore; Evaristo Mandrioli, 28 anni, muratore; Filippo Bergami, 18 anni, tornitore; Adelmo Gamberini, 19 anni, muratore; Anselmo Degli Esposti, 16 anni, manovale muratore; Andrea Giacometti, 19 anni; Giuseppe Camera, 27 anni, negoziante; Umberto Duca, 35 anni, decoratore; Renato Manzini, 16 anni; Mario Merli, 16 anni, falegname; Raffaele Bortolotti, 17 anni, fornaio; Giuseppe Corazza, 19 anni; Alberto Balboni, 26 anni; Roberto Mignani, 30 anni; Vito Cazzola, 39 anni; Enrico Bruni, 24 anni; Vittorio Gnomi, 18 anni; Roberto Ferrari, 23 anni; Fortunato Riccieri, 23 anni; Gino Rocchi, 17 anni; Alessandro Liverani, 23 anni, sarto; Bertolo Ferri, 18 anni, facchino; Enrico Selleri, 59 anni; Angelo Menossi, 22 anni, sguattero; Luigi Venturi, 25 anni, muratore; Arturo Menozzi.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


14 novembre 1920. Castel d’Argile

Violenza contro le persone. Omicidio

Medardo Vannini, muratore, iscritto al Psi, viene colpito con una daga alla testa e poi da un colpo di arma da fuoco in seguito a una colluttazione con il maresciallo Gianninoni e un altro milite.

Fonte: “Il Resto del Carlino”; Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo bolognese (1919-1945), Dizionario biografico, Rocca San Casciano (Fo), 1998


Altre azioni di violenza politica e casi ambigui

25 maggio 1920. Centro, Bologna

Violenza contro le cose. Devastazioni

Sono attaccati bar, caffè e trattorie lungo via d’Azeglio, via Carbonesi, via Pignattari, Piazza Vittorio Emanuele, via Indipendenza ad opera dei camerieri legati alla Camera Confederale del Lavoro. Quattro arresti; Orfeo Balchera, di 30 anni, facchino dell’hotel Bologna; Ciro Fagnani, sguattero della Birreria Ronzani; Albini Levrini, di 30 anni, cuoca; Enrico Fabbri, di 27 anni, meccanico, imputato anche di oltraggio.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


14 luglio 1920. Castello di Serravalle

Violenza contro le cose. Distruzione macchinari agricoli

Una trebbiatrice viene data alle fiamme, vengono arrestati membri delle leghe operaie: Romeo Trovanelli, 40 anni, capo lega; Mario Zini, 18 anni, birocciaio; Mario Fave, 19 anni, contadino; Paolo Landi, 18 anni, contadino; Luigi Feni, 33 anni, contadino; Erminio Monari, 23 anni, contadino; Ernesto Vignali, 23 anni, muratore; Arturo Lolli, 27 anni, operaio; Filippo Muratori, 26 anni; Elio Pavignani, 18 anni, Domenico Lolli, 23 anni, contadino.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


9 agosto 1920. Portonovo di Medicina

Violenza contro le persone e contro le cose. Sparatoria, 4 morti

Deceduti nello scontro a fuoco: Gesù Ghedini, Roberto Poletti, Luigi Barbieri, Celestino Dovesi. Rimasti feriti  nello scontro a fuoco: Norina  Barbieri;  Alfonso Marchesi, di 25 anni;  Augusto Dovesti. La sera seguente vengono arrestati: Attilio Poggi, Mario Poggi, Alfonso Mongardi, Ettore Martelli, Luigi Martelli, Alfredo Stignani, Vittorio Lolli, Enea Modelli, Innocenzo Cocchi.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


29 settembre 1920. Bar Margherita, Villa Beccadelli, Casalecchio di Reno

Violenze contro le persone e le cose. Sparatoria, sassaiola, accoltellamento, aggressione

Teodorico Guidicini, di 46 anni, affittuario, viene aggredito e accoltellato. Il Bar Margherita è preso a sassate. L’automobile del conte Visconti di Modrone è presa a sassate. Si ipotizza che i responsabili siano dei contadini forse appartenenti alla lega rossa. 

Fonte: “Il Resto del Carlino”


30 ottobre 1920. Sant’Agata Bolognese

Violenze contro le persone. Omicidio

Viene ucciso Gaetano Guizzardi che aveva rifiutato di iscriversi alla lega. Responsabili i socialcomunisti Sileno Bicocchi, Secondo Sola, Antonio Candini, Ivo Guizzardi. Ispiratore Agostino Pietroboni.

Fonte: Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


21 novembre 1920. Palazzo d’Accursio e piazza del Nettuno, Bologna

Violenze contro le persone. Aggressione, rissa, sparatoria, 10 morti

All’insediamento del sindaco socialista Ennio Gnudi, si sviluppa uno scontro a fuoco nella piazza piena di gente. I massimalisti e la frazione comunista, dopo il manifesto fascista affisso il giorno precedente in cui si annuncia uno scontro con la nuova amministrazione, decidono di organizzare squadre di “guardie rosse” che stazionano all’interno del cortile di Palazzo d’Accursio. Quando Gnudi si presenta al balcone per salutare le persone, si scatena una sparatoria contro il palazzo. La folla accorsa si sbanda concentrandosi verso il cortile di Palazzo d’Accursio. Le guardie rosse, che non possono vedere cosa sta succedendo, credendo a un attacco fascista, lanciano delle bombe a mano sulla cittadinanza. I cittadini deceduti, buona parte per colpi di arma da fuoco, in piazza Nettuno sono: Antonio Amadesi, Flavio Bonettini, Gilberto Cantieri, Enrico Comastri, Vittorio Fava, Livio Fazzini, Ulderigo Lenzi, che morirà il 7 gennaio 1921, Ettore Masetti, che morirà il 13 febbraio 1921, Leonida Orlandi, che morirà il 22 novembre 1920, Carolina Zecchi. Una cinquantina i feriti. Nella sala del Consiglio Comunale di Bologna, dove lo scontro a fuoco si propaga, muore Giulio Giordani, consigliere di minoranza. Bruno Biagi e Cesare Colliva, consiglieri di minoranza, vengono feriti. I fascisti strumentalizzano l’accaduto facendo assurgere Giordani a primo caduto fascista. Ai funerali, durante i quali viene imposto il gonfalone del Comune, i fascisti si mettono alla testa del corteo, che assunme in breve le fattezze di una manifestazione antisocialista. L’assalto è di fatto diretto dal Fascio di combattimento di Bologna, ma viene ritenuto colpevole il PSI, per cui vengono arrestati 331 dirigenti e militanti socialisti.

Fonte: “Il Resto del Carlino”; Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo bolognese (1919-1945), Dizionario biografico, Rocca San Casciano (Fo), 1998, e vol.1, ISREBO, Bologna, 2005


18 dicembre 1920. Piazza dei Tribunali, Bologna

Violenza contro le persone. Bastonatura

L’onorevole Adelmo Niccolai e l’onorevole Bentini, socialisti, vengono bastonati ad opera di  giovani nazionalisti e fascisti. 4 fascisti sono arrestati: Leandro Arpinati, Antonio Dossoni, Federico Benelli e Antonio Galli si costituiscono negando la responsabilità delle violenze che sostenevano il Fascio non avesse preordinato. Arrestato anche l’ex assessore comunale socialista Castelvetri per aver sparato.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


 

Uccisione di antifascisti ad opera di fascisti

16 gennaio 1921. Bologna

Violenza contro le persone. Aggressione

L’on. Salvatori viene aggredito con insulti e sputi e costretto a scappare via da Bologna. Nonostante si sa che gli aggressori siano Arpinati e i suoi uomini il Carlino si tiene sul vago senza specificare i responsabili.

Fonte: “Il Resto del Carlino” e Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019.


4 febbraio 1921. Via Lame, Bologna

Violenza contro le persone. Pestaggio e bastonatura. 1 morto, repubblicano

Armando Ramazzotti, iscritto al PRI, falegname, è aggredito e bastonato ad opera di ignoti, forse fascisti. Riporta una commozione cerebrale e la frattura di un braccio e di un piede. Muore due giorni dopo.

Fonte: Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.


8 marzo 1921. Pieve di Cento

Violenza contro le persone e le cose. Violenza squadrista, 1 morto

Nel tentativo fascista rimane uccisa Angelina Toni. Arpinati viene arrestato.

Font: Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.

“Il Resto del Carlino”


26 marzo 1921. San Giovanni in Persiceto

Violenza contro le persone. Rissa, sparatoria. 1 morto

In occasione dell’inaugurazione del fascio di S. Giovanni in Persiceto un’automobile carica di fascisti assalta un gruppo di avventori del caffè Martini che aveva commentato in maniera negativa il passaggio dell’auto. Negli scontri muore a causa di due colpi di rivoltella l’operaio socialista Pirro Mocci. Viene accusato il fascista Bartolini che però a novembre viene assolto con formula piena.

Fonte: “Il Resto del Carlino” e Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo bolognese (1919-1945), Dizionario biografico, Rocca San Casciano (Fo), 1998


6 Aprile 1921. Minerbio

Violenza contro le persone. Sparatoria, 1 morto

Durante una spedizione mortale a Minerbio una squadra fascista ferrarese devasta la frazione di Ca de Fabbri e uccide Giuseppina Pilati di 5 anni.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


30 aprile/1 maggio 1921. Santa Maria in Duno

Violenza contro le persone. Rissa, sparatoria e incendio, 1 morto

Agguato di fascisti a una riunione della lega dei contadini; sparatoria. I fascisti bruciano i locali dove si stava tenendo la riunione. Amedeo Lipparini, 42 anni, colono, muore; Ernesto Zanarini, 28 anni, colono, ferito da arma da fuoco; Ernesto Mingardi, 48 anni, colono, ferito da arma da fuoco; Giuseppe Tugnoli, 42 anni, colono, ferito da bastonata; Mario Degli Esposti, 36 anni, colono, ferito da bastonata; Roberto Pondrelli, 26 anni, colono, ferito da bastonata; Armando Mengoli, 16 anni, colono, ferito da bastonata; Filippo Tartarini, 42 anni, colono, ferito da bastonata. Feriti i fratelli Ferruccio e Mario Festi tra i fascisti per colpo di arma da fuoco Fascisti arrestati: Vinicio Testoni, 17 anni; Carlo Triggia, 16 anni; Ermete Bergami, 18 anni, fabbro; Angelo Schiassi, 20 anni; Bruno Calicetti, 24 anni; Vittorio Rubini, 20 anni; Ferruccio Festi.
Denunciati: Pietro Berretta, 22 anni; Francesco Terzi, 23 anni; Carlo Cuscini, 20 anni; Mario Cuscini, 21 anni.

Fonte: “Il Resto del Carlino”; Archivio di Stato di Bologna, Gabinetto Prefettura, IV 282, Titolo VII, 1341


15 maggio 1921, Bologna

Violenza contro le persone. Sparatoria, 1 morto

In occasione delle elezioni tensioni e violenze si registrano un po’ ovunque. Una giovane rifiuta di gettare la coccarda rossa e viene aggredita da un gruppo di squadristi che la insegue fino al portone di casa in via San Giacomo 49. Qui i fascisti sparano alcuni colpi di arma da fuoco e un proiettile vagante colpisce mortalmente Aldo Tugnoli, operaio anarchico diciottenne che viveva nello stesso palazzo.


23/24 maggio 1921. Sant’Agata Bolognese

Violenze contro le persone. Sparatoria, 1 morto 

In un attacco fascista alla casa dell’ex consigliere comunale Guiduzzi fu ferita mortalmente la madre, Agata Pizzi.

Fonti: “Il Resto del Carlino”;
Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo bolognese (1919-1945), Dizionario biografico, Rocca San Casciano (Fo), 1998.


21 giugno 1921. Torre di Iano 

Violenza contro le persone. Omicidio e percosse, 1 morto

Per mano fascista Emilio Bassi, 50 anni, comunista, muore per colpi di arma da fuoco; Celso Lazzarini, comunista, viene percosso.
Arretato Lorenzo Mingardi, 29 anni, di Sasso; Franceschi Bertozzi è ricercato. Arrestati 3 comunisti: Rodolfo Suzzi, Lorenzo Lipparini e Telesforo Rizzi.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


15 luglio 1921, Minerbio

Violenza contro le persone. Omicidio, 1 morto

L’agente agrario Giulio Toschi è ucciso a Minerbio da mano ignota. La sua morte è inequivocabilmente in relazione al suo ruolo in favore dei fascisti nell’ambito delle vertenze agrarie del territorio.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


19 luglio 1921. Lavino di Mezzo

Violenza contro le persone. Rissa, bastonata, sparatoria, 1 morto

Amedeo Nanni, bastonato (non si capisce bene da chi, forse socialcomunisti); qualche giorno dopo Luigi Masetti, Arturo Ferrari e Amedeo Ugolini sono bastonati in una colluttazione a seguito dell’assalto fascista alla cooperativa “Alba Proletaria”. Enea Marchesini, cameriere, socialista, 43 anni, viene ucciso nella fuga da alcuni colpi di pistola.
7 arresti: Giulio Giorgi, 18 anni; Augusto Giorgi, 22 anni; Mario Giorgi, 16 anni; Pietro Golinelli, 17 anni, impiegato; Teodorico Mignani, 16 anni; Primo Vespignani, 18 anni; Gaetano Savigni, 19 anni.

Fonte: “Il Resto del Carlino”
Archivio di Stato di Bologna, Gabinetto Prefettura, IV 282, Titolo VII, 1341


15 agosto 1921. Marzabotto/Sasso Marconi

Violenze contro le persone. Aggressione, sparatoria, 1 ferito grave e 1 morto

Celso Ravagli, di 58 anni, colono, riporta ferita multiple di arma da fuoco al collo, alla spalla destra e al torace. I colpi sono sparati dal fascista Giorgio Giordani, indirizzati in realtà a un gruppo di comunisti. Adolfo Comani, socialista di Cinque Cerri (Sasso Marconi), bracciante, muore per colpo di arma da fuoco.
Arrestati i fascisti Alfonso Casellini, Armando Pesci, Mario Albi, Alessandro Gremici. 

Fonte: “Il Resto del Carlino”


28-29 agosto 1921. Rodiano, Savigno

Violenza contro le persone. Rissa e conflitto a fuoco, 1 morto

Scontro fra Giuseppe Baccolini, fascista, ed Emiliano Ferri, comunista di 50 anni; il primo viene bastonato dal secondo, poi ucciso da una revolverata.
3 arresti tra i comunisti: Guglielmo Rossi, 27 anni; Arturo Ferri; Alfredo Ferri.
4 arresti tra i fascisti: Dante Mattarozzi, 19 anni; Ambrogio Baccolini, 21 anni; Giuseppe Baccolini, 32 anni; Giovanni Carbone, 23 anni.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


16 ottobre 1921. Zona Roveri, Bologna

Violenza contro le persone. Sparatoria. 1 morto socialista

Luigi Morini, artigiano socialista di Castenaso, è ucciso con un colpo di pistola ad opera di fascisti. 

Fonte: Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


17 novembre 1921, Bologna-Medicina

Violenza contro le persone. Omicidio, 1 morto

Un gruppo di squadristi bolognesi tende un agguato al ventiseienne socialista Ugo Morara mentre si trova dalla fidanzata a Medicina.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


27 novembre 1921, Trebbo

Violenza contro le persone. Omicidio, 1 morto

I fascisti uccidono un “sovversivo” (non è indicata appartenenza politica/partitica) a Trebbo.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


Violenza sulle cose di proprietà antifascista da parte di fascisti (incendi, assalti, distruzioni, a sedi sindacali politiche e cooperative)

24 gennaio 1921. Camera Confederale del Lavoro, Bologna

Violenza contro contro le cose e contro i simboli. Incendio 

Viene incendiata la Camera Confederale del Lavoro od opera di nazionalisti, fascisti, ex legionari. Incendiata anche la sede dell’Unione socialista e de “La Squilla”.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


25 gennaio 1921. Vecchia Camera del Lavoro, Bologna 

Violenza contro le cose. Occupazione

La vecchia Camera del Lavoro viene occupata dalle Forze dell’ordine, perché si pensa che possa ospitare la Camera Confederale incendiata il giorno precedente

Fonte: “Il Resto del Carlino”


4 aprile 1921. Casalecchio di Reno 

Violenza contro le cose. Incendio

Dopo che qualcuno lancia un ferro da stiro in testa a un gruppo di fascisti questi si recano presso la Camera del Lavoro di Casalecchio di Reno e la incendiano. Viene arrestato Augusto Mazzoli, di 26 anni, di appartenenza politica non definita.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


6 Aprile 1921. San Vitale, Bologna

Violenze contro le persone e contro le cose. Assalto circoli socialisti

I fascisti distruggono nella zona di via San Vitale il circolo socialista rionale e il circolo Cultura e Svago. Seguono poi violenze contro i cittadini.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


12 aprile 1921. Bologna

Violenza contro le cose. Distruzione di cooperativa

In via Polese viene distrutta la cooperativa socialista.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


12 aprile 1921, Monzuno-Vado

Violenza contro le cose. Distruzione cooperativa e CdL

In una giornata vengono distrutte la cooperativa di consumo di Monzuno e la Camera del Lavoro di Vado.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


16 o 20 aprile 1921. Bazzano

Violenza contro le cose e le persone. Aggressione, ferimento, assalto

Un gruppo di fascisti di Bazzano e Bologna assalta e devasta con bombe a mano, rivoltelle e mazze la Casa del Popolo di Bazzano. Il gerente Adelmo Veronesi viene ferito gravemente. Una volta conquistata e devastata i fascisti posero la scritta “Sindacato Fascista”. Per l’azione furono poi arrestati i fascisti bazzanesi Nello Masini e Luigi Gandolfi e alcuni bolognesi tra cui Bonaccorsi, Tannini e Ambrosi.

Fonti: Fondo Federcoop-Maltolto-Bazzano. Mauro Maggiorani, Vincenzo Sardone, Matteo Mezzadri, Resistere ricominciare. La comunità di Bazzano dal fascismo alla ricostruzione, Bologna, Aspasia, 2003.


19 aprile 1921. Pian di Macina, Pianoro

Violenza contro le persone e contro le cose. Devastazione e conflitto armato con i carabinieri

La Camera del lavoro è devastata dai fascisti. Vari arresti a San Ruffillo, tra cui due giovani in possesso di una pistola.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


28 aprile 1921, Crevalcore

Violenza contro le persone e le istituzioni

I fascisti interrompono il consiglio comunale di Crevalcore e cercano di imporre le dimissioni dell’amministrazione socialista.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


4 maggio 1921, Crevalcore

Violenza contro le persone. Minacce e aggressione

Gli amministratori socialcomunisti di Crevalcore sono aggrediti e minacciati di ulteriori violenze se non rassegnano le dimissioni.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019.


6 maggio 1921. Medicina

Violenze contro le cose. Devastazioni

Il Circolo socialista di Medicina è devastato dai fascisti. 9 arresti. 

Fonte: “Il Resto del Carlino”


5/6 giugno 1921. Baricella

Violenza contro le persone e le cose. Rissa, sparatoria e devastazione

Il Circolo comunista è assaltato. Aniello Pasti, comunista, è ferito da una bastonata. Un fascista è ferito da un colpo di pietra alla testa.
Vengono arrestati fascisti e comunisti. Altri denunciati non specificati. Tra i fascisti, tutti di Baricella: Ercole Corradi, oste, 50 anni.; Mario Mengozzi; Jago Pezzoli. Tra i comunisti: Augusto Pasti; Medardo Diolaiti, 17 anni.

Fonte: “Il Resto del Carlino”; Archivio di Stato di Bologna, Gabinetto Prefettura, V 282, Titolo VII, 1341


8 maggio 1921, Bologna

Violenza contro le cose. Incendio della Camera del Lavoro

Viene incendiata la Camera del Lavoro di Bologna.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


10 maggio 1921, Bologna e provincia

Violenze contro persone e cose. Aggressioni, assalti, devastazioni

Pochi giorni prima delle elezioni una squadra entra in un deposito comunista in via Broccaindosso a Bologna e brucia migliaia di schede elettorali, manifesti e volantini. Contemporaneamente in provincia sono assaltate la Lega di Altedo e la Casa del Popolo di Pegola nel comune di Malalbergo e la cooperativa di consumo di Camugnano.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


12 giugno 1921. Molinella

Violenza contro le persone e contro le cose. Aggressione e devastazione 

Invasione dei fascisti alla Cooperativa di Molinella e devastazione dell’ufficio di Massarenti. Cazzola, 22 anni, socialista, è ferito con bastonate e pugnalata.
Arresti: Umberto Baraldi; Giuseppe Foschi, maestro, segretario politico del fascio di Molinella; Giuseppe Mezzetti, proprietario; Giustino Forlani, 30 anni, commerciante; Cesare Bertocchi, 23 anni. L’ing. Ragazzi è latitante.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


16 giugno 1921. Calcara

Violenza contro le cose. Incendio e percosse

Augusto Pedrini, di 21 anni, viene percosso; Celso Bortolotti, di 24 anni, viene catturato; Olga Melchiorri e Melania Betusi sono maltrattate. Il Carlino sostiene non ci siano state violenze nonostante la denuncia.
Devastati i locali della Casa del Popolo e della Cooperativa. Bruciate le masserizie.
Due fascisti condotti e Bologna per interrogatorio: Pio Donati, 47 anni, ed Ermete Macchi, 39 anni, sospettati.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


30 giugno 1921. Mezzolara di Budrio e San Martino in Argine di Molinella

Violenza contro le persone e le cose. Bastonatura e incendio 

Vincenzo Buratti, 24 anni, operaio meccanico, fascista, bastonato da comunisti. Rappresaglia di fascisti che incendiano i documenti dei circoli giovanili socialisti di San Martino in Argine.
Denunciati i seguenti fascisti: Alfredo Martelli; Emiliano Marchesini; Giorgio Torreggiani; Enrico Battistini; Ettore Buratti; Alfonso Buratti.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


7/8 luglio 1921. Budrio

Violenza contro le persone e contro le cose. Assalto, bastonatura e pestaggio

I socialisti Guido Grimaldi ed Enea Biavati vengono bastonati. Arrestati tre fascisti; Settembrino Gamberini, Francesco Ungarelli, Augusto Chiapparini. Denunciati Emiliano Marchesini, Giuseppe Prioni, Giuseppe Veroli, Giovanni Bordoni, Ottavio Bordoni, Nino Maccagnani, Lorenzo Gamberini,

Fonte: Archivio di Stato di Bologna, Gabinetto Prefettura, IV 282, Titolo VII, 1341


27/28 luglio 1921. Budrie di Persiceto

Violenza contro le persone. Aggressione e bastonatura, incursione

Cimbro Pregni, fascista, viene ferito da colpi di forcone al viso lunedì 25. Enea Mezzetti, probabilmente comunista, ritenuto l’autore dell’agguato, viene bastonato da un gruppo di fascisti che fanno una perquisizione in casa sua mettendo tutto a soqquadro e provocando un danno da 700 lire.
Nella Cooperativa di Consumo i fascisti gettano i registri e vandalizzano parte dell’arredamento, provocando danni per 500 lire.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


14/15 agosto 1921. Budrio

Violenza contro le persone e contro i simboli. Bastonatura, rogo di giornali

Anello Ruccheri viene bastonato da circa 30 fascisti. Bruciati vari giornali comunisti in piazza Filopanti. Zuccarini, comunista, è bastonato insieme a compagni di partito.
Emiliano Marchesini, fascista, è arrestato. 

Fonte: “Il Resto del Carlino”


13/14 agosto 1921. Persiceto

Violenza contro le cose. Devastazione 

Locali della Lega birocciai invasi e devastati da un gruppo di 10 fascisti. 

Fonte: “Il Resto del Carlino”


2 settembre 1921. Baragazza, Castiglion dei Pepoli 

Violenze contro le cose. Incendio di case

Incendi ad opera di fascisti: 4 case, di cui una del capolega, e la sede del circolo socialista. 

Fonte: “Il Resto del Carlino”


6 settembre 1921. Bologna

Violenze contro le persone e contro le cose. Assedio e incendio

Circolo Cattolico assediato da fascisti e nazionalisti; copie de l’Avvenire bruciate. Disordini ad opera di fascisti, legionari e nazionalisti. Un arrestato tra i legionari: Luigi Ronco, di 16 anni. Altro arrestato (probabile legionario): Umberto Sacchetti, di 22 anni.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


20 settembre 1921. Zola Predosa

Violenza contro le cose. Rogo

Fascisti, nottetempo, assaltano e incendiano la Camera del Lavoro di Zola Predosa.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


10-13 ottobre 1921. Minerbio

Violenza contro le persone e contro le cose. Sparatoria, devastazione

Due carabinieri fatti segno di colpi di pistola vicino alla Casa del Popolo. Rappresaglia dei fascisti: Casa del Popolo e Cooperativa di Consumo devastate. 52 social-comunisti arrestati e rilasciati poco dopo.

Fonte: “Il Resto del Carlino”

 

30 novembre 1921, Minerbio, Granarolo, Mezzolara

Violenza contro le persone. Aggressione, percosse

I fascisti bolognesi aggrediscono i braccianti di Minerbio, Ca’ de Fabbri, Granarolo e Mezzolara perché organizzati nella Federterra nell’ambito dei lavori dello scavo del canale del Dugliolo.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


Vittime chiaramente riconducibili a scontri con le forze dell’ordine

5 settembre 1921. Mezzolara di Budrio 

Violenza contro le persone. Sparatoria, 2 morti

Scontri nei quali sono coinvolti fascisti, social-comunisti, forze dell’ordine. Muore Ferdinando Brazzi, di 17 anni; e viene ferito Aldo Vecchi, socialista, dopo una scontro con le forze dell’ordine, morirà in seguito. Tra i socialisti arrestati Giacomo Ungarelli, 34 anni; Luigi Sartori, 44 anni; Enrico Venturi, 22 anni. In seguito arrestati anche Antonio Rocchi, 24 anni (comunista?); Adelmo Manini, 24 anni (forse comunista).

Fonte: Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


28 novembre 1921, Grizzana Morandi

Violenza contro le persone. Sparatoria, 1 morto

Primo Sibani, membro del direttivo della Lega edile di Grizzana Morandi e già coinvolto in una sparatoria contro fascisti è ricerca dai carabinieri. Nel tentativo di sfuggire all’arresto scoppia una sparatoria in località Vimignano. Ferito, morirà all’ospedale di Vergato.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


Vittime fasciste provocate da antifascisti o da forze dell’ordine

15 maggio 1921. Sala Bolognese

Violenze contro le persone. Sparatoria, 1 morto

Attaccati dai comunisti, il fascista Umberto Vignudelli riporta una ferita d’arma da fuoco alla base polmonare destra con fuoriuscita alla regione ascellare sinistra; Sebastiano Monari riporta una ferita d’arma da fuoco alla regione ascellare sinistra, ed un’altra al braccio destro, muore pochi giorni dopo; Edmondo Monari riporta una ferita leggera alla coscia sinistra.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


28 luglio 1921. San Pietro in Casale

Violenze contro le persone. Sparatoria e agguato, 1 morto 

Durante una sparatoria tra fascisti e antifascisti presso il Poggetto, frazione di S. Pietro in Casale, lo squadrista diciassettenne Luigi Vaccari, della squadra d’azione “Me ne frego” (altre fonti indicano dei “Sempre Pronti”) cade a terra e prima di morire disperde gli aggressori a revolverate. Un altro squadrista, Artimedio Bonvinelli, 18 anni, è ferito ai piedi. 7 comunisti arrestati: Fioravante Castaldini, 23 anni; Armando Guzzinati, 22 anni; AntonioCorticelli, 24 anni; Giuseppe Passini, 30 anni; Giuseppe Toni, 22 anni; Giovanni Ferrari, 19 anni; GiovanniMazzacorati, 17 anni.

Fonte: “Il Resto del Carlino” e Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


28 agosto 1921. Castelletto di Persiceto 

Violenza contro le persone. 1 morto 

Romolo Melloni, calzolaio, fascista, viene ucciso. Sono individuati i comunisti Augusto Marchesini, Armando Tarozzi, Amedeo Orlandi, Adolfo Bianchini.

Fonte: Archivio di Stato di Bologna, Gabinetto Prefettura, IV 282, Titolo VII, 1341


16/17 ottobre 1921. Marzabotto 

Violenza contro le persone. Pugnalata, 1 morto fascista

Giuseppe Spinelli, 26 anni, muratore, fascista, viene ucciso. Non sono indicati gli autori dell’uccisione.

Fonte: Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


24 dicembre 1921, Trebbo-Bologna

Violenze contro le persone. Rissa, aggressione, 1 morto

In un’osteria di Trebbo, il fascista Ernesto Cesari si scontra contro un gruppo di diffusori di giornali antifascisti. Nella colluttazione viene sparato un colpo di pistola che uccide lo squadrista ventisettenne.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


 Altre azioni di violenza politica e casi ambigui

14 gennaio 1921. Caserma Viola, Bologna 

Violenza contro le persone. Sparatoria

Sul vaporino che collega Bazzano a Bologna, dopo varie tensioni tra fascisti e operai che comporta la presenza permanente di un cordone di polizia o carabinieri, vi è una sparatoria   all’altezza della caserma Viola ad opera di fascisti guidati da Arpinati, che provoca due feriti di cui uno grave. Arpinati e 5 fascisti vengono arrestati e poi rilasciati.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


24 gennaio 1921. Casteldebole

Violenza contro le persone. Sparatoria, 1 morto

La guardia regia Pasquale Radames viene ucciso con un colpo di pistola, e un suo collega viene aggredito da un gruppo di anarchici.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


4 febbraio 1921. Bologna

Violenza contro le cose. Incendi a sedi di giornali e di partiti

Va a fuoco la sede del Gruppo Nazionalista e gli uffici de «La Battaglia» ad opera di ignoti.

Fonte: Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


23 febbraio 1921. Bologna

Violenza contro le cose. Incendio e assalto a negozi

Vetrine infrante e libri bruciati alla libreria Zanichelli ad opera di studenti. 

Fonte: “Il Resto del Carlino”


4 aprile 1921. Bologna

Violenza contro le persone. Bastonatura

Bastonato dai fascisti Achille Gherardi, consigliere delegato de «Il Resto del Carlino», per costringerlo a licenziare il diretto Missiroli, che sarà poi sostituito da Nello Quilici.

Fonte: Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


18/19 aprile 1921. Pian di Macina

Violenza contro persone e cose. Lancio di bombe, agguato, rissa

I fascisti sono oggetto di lancio di bombe e di un agguato. Esplode una rissa tra carabinieri e popolazione legata a membri social-comunisti. Vengono arrestati 17 comunisti a Pian di Macina: Adolfo Negroni, 56 anni, muratore; Aldo Negorni, 17 anni; Attilio Negroni, 36 anni; Aldo Serenari, 25 anni; Giovanni Bartolotti, 25 anni, muratore; Alfoso Nannetti, 28 anni, muratore; Luigi Venturi, 31 anni, manovale; Giovanni Baratta, 19 anni, selcino; Guerrino Cevenini, 24 anni, muratore; Enrico Cevenini, 48 anni, bracciante; Armando Stampini, 28 anni, calzolaio; Gualtiero Cappelli, 17 anni, falegname; Augusto Dalmastri, 29 anni, muratore; Alfonso Tonelli, 30 anni, bracciante; Armando Orsi, 20 anni, muratore; Giuseppe Dallolio, 23 anni, bracciante; Novello Baratta, 27 anni, gessaiolo. Vengono arrestati anche 6 comunisti di Pianoro: Igino Masina, 38 anni, fabbro, capolega; Alfonso Cassani, 30 anni, colono; Alberto Cassani, 19 anni, muratore; Luigi Mazzoli, 19 anni, calzolaio; Giulio Mazzoli, 22 anni, muratore; Amleto Guidastri, 19 anni, muratore.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


5 maggio 1921, Bologna

Violenza contro le persone. Incidenti, 2 morti

Lo squadrista Piero Ranuzzi muore per un colpo accidentale della propria arma, mentre durante alcuni scontri di piazza muore il maresciallo dei carabinieri Pietro Biragi.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


27 agosto 1921. Via Indipendenza, Bologna

Violenza contro le persone e contro le cose. Aggressione, bastonatura, scontri tra fascisti e forze dell’ordine, distruzione di locali pubblici e commerciali

Elio Pulga, 31 anni, responsabile lega di Anzola Emilia, è bastonato e percosso dai fascisti. Morirà a causa delle violenze subite. Ci sono tafferugli con le forze dell’ordine.

Un fascista di Molinella è stato percosso perché scambiato per un comunista. Scontri violenti tra forze dell’ordine e fascisti.

Giuseppe Gamberini, impiegato della Cooperativa Consumi e mutilato decorato al valore, è percosso dai fascisti.

Vengono arrestati: Mario Pedrazzi, 26 anni, fascista; Marcello Billi, 18 anni, fascista; Giuseppe Gianni, 23 anni,tenente, arrestato per aver aiutato l’evasione di arrestati ed essersi rifiutato di aiutare la forza pubblica.

Altri arrestati: Francesco Mascagni, 25 anni; Mario Piccaglia, 18 anni; Marcello Serrazanetti, 33 anni; LuigiCobianchi, 32 anni; Arnaldo Pedrazzini, 30 anni; Ferdinando Saggi; Edoardo Mascellari, 18 anni; Lino Severi,legionario fiumano, 22 anni; Guglielmo Nardi, 25 anni, corrispondente de «Il popolo d’Italia»; Antonio Dallolio,18 anni; Giuseppe Gianni, 23 anni, ufficiale del R. Esercito; Carlo Panzani, 18 anni; Renato Zamboni, studente; Lino Carrara, 16 anni.

Fonte: “Il Resto del Carlino” e Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


30 agosto 1921. Baragazza, Castiglione dei Pepoli

Violenza contro le persone. Rissa e uccisione di rappresaglia, 2 morti

Lorenzo Poli, comunista, viene ferito da colpi di arma da fuoco alla natica sinistra. Emma Cremonini, madre di Mario Gherardi, fascista, viene uccisa per rappresaglia. Uccisione di Enrico Gherardi, padre di Mario Gherardi.
Arrestati tra i comunisti: Luigi Poli, 30 anni; Teresa Mazzoni, 30 anni; Pio Mazzoni, 21 anni: Caterina Baldi, 20 anni.
Arrestato tra i fascisti: Mario Gherardi. 

Fonte: “Il Resto del Carlino”


6 settembre 1921, Bologna

Violenza contro le persone. Perquisizioni e arresti di massa

Dopo una perquisizione nella sede della Vecchia Camera del lAvoro, di ispirazione anarchica, vengono arrestati 32 militanti appartenenti agli Arditi del Popolo.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


7 ottobre 1921. Viale Filopanti, Bologna

Violenza contro le persone. Sparatoria, 1 morto

Due guardie regie vengono fatte oggetto di colpi di arma da fuoco ad opera di ignoti che non si fermano all’alt intimato. Muore la guardia regia Biagio Biasco.

Fonte: Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011 e Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019

Uccisione di antifascisti ad opera di fascisti

12 gennaio 1922, Bologna

Violenza contro le persone. Omicidio, 1 morto

A Bologna viene ucciso, presumibilmente da fascisti, il sindacalista Mario Biavati.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


18 gennaio 1922. San Venanzio di Galliera

Violenza contro le persone. Incursione e duplice omicidio

Rocco Sacchetti e Luigi Cantelli, operai socialisti, sono uccisi durante un’incursione fascista.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


26 febbraio 1922, Pian di Setta

Violenza contro le persone. Omicidio, 1 morto

Durante l’aggressione a un militante di sinistra, Amedeo Barbari, la madre Adele Naldi in Barbari si interpone tra i figlio e quattro squadristi che la uccidono con un colpo di rivoltella. I quattro saranno poi amnistiati l’anno seguente.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


5 marzo 1922, Anzola dell’Emilia

Violenza contro le cose e le persone. Assalto e aggressione. 1 morto

Un gruppo di squadristi assalta la cooperativa di consumo di Case Modena (Anzola); durante l’assalto viene ucciso a revolverate il bracciante anarchico (58 anni) Aristide Toselli e feriti Adelmo e Alfonso Negrini.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


18 marzo 1922, Bologna

Violenza contro le persone. Aggressione

A Bologna una trentina di fascisti manganella un gruppo di legionari fiumani. Gabriele d’Annunzio sosterrà che la violenza è causata dal cosiddetto “schiavismo agrario”.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


19 marzo 1922. Idice e San Lazzaro

Violenza contro le persone. Sparatoria, omicidio

Il comunista Ugo Mezzini è trovato cadavere per colpo di pistola sparato da fascisti.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.


27 maggio 1922-2 giugno 1922. Bologna

Violenze contro le persone e contro le cose. Assalti, minacce, omicidi, percosse. 1 morto 

I fascisti occupano Bologna. Danno l’assalto all’Ente Autonomo dei Consumi, al Sindacato Ferrovieri, alla Centrale degli Spacci alimentari municipali, ai locali della Federterra, al Circolo fuochisti e macchinisti. Sono lanciate bombe contro la questura, la prefettura e minacciati gli edicolanti che distribuiscono l’Avanti! e altri giornali di sinistra. Innumerevoli aggressioni individuali, tra cui le percosse a Clodoveo Bonazzi, segretario vecchia CdL, Mario Santandrea, farmacista dei Garganelli, e ai vice commissari Ingrassia e Reitano. Viene ucciso Elmiro Forlani, commerciante di San Giorgio di Piano e l’operaio comunista Antonio Stagni di Castello di Serravalle. Le squadre che stazionano fuori Bologna si lasciano andare a violenze generalizzate in particolare a Pianoro e Casalecchio di Reno. Sono poi date alle fiamme cooperative e circoli socialisti di Crevalcore, Budrio, Castel d’Argile e Sant’Agata Bolognese. Cinque case di militanti di sinistra sono date alle fiamme a Boschi di Baricella. Incendiata la cooperativa “La Sociale” a Ca’ dei Fiori. Quasi una ventina di persone, tra cui l’Ardito del popolo Ettore Bertuzzi, sono bastonate fuori porta S. Vitale.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.


22 giugno 1922. Bologna

Violenza contro le persone. Omicidio

Demetrio Martinelli, della lega lavoratori chimici, perde la vita per alcuni colpi di pistola sparati da un gruppo di fascisti. Due feriti: Alessandro Lenzi e Raffaella Galdo.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.


14 luglio 1922. Castenaso

Violenze contro le persone. Violenza squadrista, 1 morto 

Celestino Grilli, colono socialista, ucciso da quattro squadristi. Il fratello Luigi è ferito gravemente.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.


31 luglio 1922. Bologna

Violenze contro persone e cose. Percosse, omicidi, assalti, bastonature. 1 morto 

Quattro anarchici feriscono a rivoltellate due operai del Battiferro, Armando Grandi e Arturo (o Arrigo) Cenesi, che non avevano aderito allo sciopero. Alcuni fascisti per rappresaglia feriscono mortalmente il ferroviere Anselmo Naldi. Gli operai Ersilio Amorati, Filippo Tartaglia e Gaetano Venturini sono feriti fuori porta S. Vitale.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.


16 agosto 1922. Castel d’Aiano

Violenze contro le persone. Duplice omicidio

Due fascisti si introducono nella casa dei fratelli comunisti Pellegrino e Francesco Bernardi e li uccidono.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.


16 settembre 1922. Bologna

Violenze contro le persone. Omicidio 

Il fascista Umberto Valianti uccide a bastonate il ferroviere socialista Ettore Faustini.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


31 ottobre 1922. Bologna

Violenze contro le persone. Omicidio

I fascisti aggrediscono l’anarchico Guido Zerbini, difeso a parole dall’impiegato delle poste Guglielmo Cialdi che viene a sua volta aggredito e ucciso a bastonate e pugnalate.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


Violenza sulle cose di proprietà antifascista da parte di fascisti (incendi, assalti, distruzioni, a sedi sindacali politiche e cooperative)

28 febbraio 1921, Castel Maggiore

Violenza contro le cose. Incendio di Lega

Gli squadristi bruciano la Lega “rossa” di Castel Maggiore.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


Primavera 1922. Bazzano

Violenza contro le cose. Assalto e distruzione

I fascisti assaltano e distruggono definitivamente la Casa del Popolo di Bazzano.

Fonte: Fondo Federcoop – Maltolto – Bazzano


Primavera 1922. Marzabotto

Violenza contro le cose. Chiusura forzata

I fascisti locali impongono la chiusura forzata della Cooperativa di Consumo “Sempre Avanti” di Marzabotto.

Fonte: Fondo Federcoop-Maltolto-Marzabotto


18 aprile 1922. Corticella, Bologna

Violenza contro persone e contro le cose. Attentato e incendio 

Tre anarchici lanciano una bomba contro il Caffè Garibaldi di Corticella abituale ritrovo di fascisti. La figlia del titolare Albertina Librenti ferita gravemente, perde la gamba. Poi la sera i fascisti bruciano la cooperativa agricola con tutti i macchinari.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


Maggio 1922. Castel d’Argile

Violenza contro le cose. Assalto, distruzione, sparatoria

I fascisti di Pieve di Cento e di Ferrara di ritorno da Bologna diretti a Ferrara iniziano una sparatoria nel centro del paese e penetrano mano armata all’interno del negozio di vendita della cooperativa di consumo distruggendo tutto il mobilio. Contemporaneamente un’altra squadra assalta la Casa del Popolo dove era conservato il magazzino della cooperativa stessa. Una parte di beni viene distrutta e bruciata, un’altra parte asportata. Danni per circa 3 milioni di lire, stimati negli anni Cinquanta.

Fonte: Fondo Federcoop-Maltolto-Castel d’Argile


6 maggio 1922, San Lazzaro di Savena

Violenza contro le cose. Assalto circolo comunista

Un gruppo di squadristi assalta il circolo comunista di San Lazzaro di Savena.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


14 maggio 1922. Idice di San Lazzaro di Savena

Violenza contro le cose. Incendio 

I fascisti distruggono con un incendio la Cooperativa edile di Idice di San Lazzaro di Savena.

Fonte: Fondo Federcoop-Maltolto-San Lazzaro


25 maggio 1922. Calderara di Reno

Violenza contro persone e cose. Assalto

Fascisti guidati da Celestino Cavedoni assaltano la cooperativa agricola di Calderara di Reno.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.


25 maggio 1922. Calderara di Reno

Violenza contro persone e cose. Assalto

Fascisti guidati da Celestino Cavedoni assaltano la cooperativa agricola di Calderara di Reno.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011.


29 maggio 1922. Crevalcore

Violenza contro le cose. Assalto e incendio

I fascisti bruciano la Casa del Popolo di Caselle di Crevalcore e distruggono la Cooperativa Produzione e Lavoro sempre di Caselle, a cui viene completamente bruciato il magazzino.

Fonte: Fondo Federcoop – Maltolto – Crevalcore.


13 giugno 1922. Bologna

Violenza contro le persone e contro le cose. Sparatoria, omicidio

I Fascisti sparano contro la sede della cooperativa di Corticella e uccidono Angelo Castaldini, il cui orientamento politico è sconosciuto.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


15 giugno 1922. Calderara di Reno

Violenza contro le cose. Assalto, incendio, aggressione

I fascisti attaccano delle baracche di proprietà della cooperativa agricola in cui era conservata una trebbiatrice. Assalto di lavoratori accorsi per difendere la cooperativa e gettano una bomba su un locomotore che viene sventrato. Dirigenti e operai della cooperativa vengono bastonati e vengono distrutte tutte le loro bicilette (circa una settantina). Tarozzi, dirigente della cooperativa è particolarmente colpito e viene fatto oggetto di fucilate da cui riesce a salvarsi.

Fonte: Fondo Federcoop-Maltolto-Calderara di Reno


23 giugno 1922, Zola Predosa

Violenza contro le cose. Assalto a cooperativa

A Madonna dei Prati a Zola Predosa viene assaltata e messa a soqquadro la locale cooperativa proletaria.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


11 luglio 1922, Saletto di Bentivoglio

Violenza contro le cose. Assalto di lega operaia

Gli squadristi bolognesi assaltano e distruggono la lega operaia di Saletto di Bentivoglio.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


30 luglio 1922, Borgo Panigale

Violenza contro le cose. Assalto a cooperativa

Gravemente danneggiata la cooperativa socialista di Borgo Panigale.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


30 luglio 1922, Anzola Emilia

Violenza contro le cose. Assalto a cooperative

La cooperativa di Anzola Emilia viene devastata da un’azione squadrista.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


8 agosto 1922. Bologna

Violenze contro le persone e contro le cose. Incendi, assalti

Incendio della Camera del Lavoro di Porta Lame e della cooperativa “La Sociale” della Bolognina. Incendio del Circolo San Ruffillo e assalto alla casa di Giuseppe Dozza.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


13 ottobre 1922. Molinella

Violenze contro le cose. Incendio

Baroncini e Foschi incendiano l’Ufficio collocamento dei braccianti. Poche settimane dopo è la volta della biblioteca popolare e degli uffici di collocamento delle frazioni.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


28 ottobre 1922. Molinella

Violenze contro le cose. Incendio

Devastate dai fascisti la Cooperativa Muratori, l’Azienda Macchine, l’Azienda Fornaci e la Biblioteca popolare.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


1-30 novembre 1922. Molinella

Violenze contro persone e cose. Bastonature, incendi, assalti

Quasi ogni giorno nel territorio di Molinella, frazioni comprese, si susseguono bastonature, minacce, assalti e incendi a cooperative, leghe contadine.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


Vittime fasciste provocate da antifascisti o da forze dell’ordine

16 aprile 1922. Boschi di Baricella

Violenza contro le persone. Sparatoria e omicidio

Assalto fascista a una festa comunista con colpi di arma da fuoco. Muore il fascista Ettore Buriani, ferito il colono Luigi Cantelli. Un certo Galletti bastonato dai fascisti.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


16 luglio 1922. Borgo Panigale

Violenze contro le persone. Omicidio

Il sindaco di Borgo Panigale ferisce il fascista Teodoro Bencivenni che muore a Bologna il 30 luglio.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


2 agosto 1922. Lagaro

Violenze contro le persone. Omicidio

Il fascista Silvio Sanmarchi muore per una coltellata del comunista Amedeo Barbari di Ripoli, la cui madre era stata uccisa da un parente di Sanmarchi sei mesi prima.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


6 agosto 1922. Via d’Azeglio, Bologna

Violenze contro le persone. Omicidio, aggressioni, percosse, assalti e incendi

Uccisione del fascista Ferdinando Giorgi e ferimento del fascista Antonio Casadei. Come rappresaglia incendio del Circolo ferrovieri e assalto della Camera del Lavoro di via d’Azeglio che viene distrutta.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011

 


29 novembre 1922, Altedo di Malalbergo

Violenza contro le persone. Aggressione, 1 morto

Lo squadrista Alberto Nepoti, 23 anni, si introduce nell’abitazione del colono Primo Mazza per cercare delle armi, in particolare un fucile. Durante la colluttazione col proprietario di casa, quest’ultimo spara un colpo di fucile che uccide Nepoti.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


Altre azioni di violenza politica e casi ambigui

11 febbraio 1922. Bologna

Violenza contro le persone. Incidenti, aggressioni e bastonature

A seguito della condanna di due fascisti ci sono incidenti nell’aula di Tribunale. Un autista viene bastonato, reo di aver commentato positivamente la condanna dei fascisti. Poi i fascisti bastonano un altro fascista che aveva tentato di fare da paciere. Assalto al Palazzo Comunale e invasione del Cortile, poi tentato assalto alla Prefettura. In tutto 52 arresti di cui 21 subito rilasciati. Tra gli arrestati Bonacorsi e Baroncini.

Fonte: “Il Resto del Carlino”


4 aprile 1922, Porretta

Violenza contro le cose. Minacce

A Porretta i carabinieri fermano e arrestano Gino Baroncini e i suoi squadristi durante una spedizione armata. Venuto a conoscenza dell’arresto di Baroncini, Italo Balbo mobilita lo squadrismo bolognese e ferrarese e impone al prefetto la scarcerazione degli arrestati.

Fonte: Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Feltrinelli, 2019


1 maggio 1922. Zola Predosa

Violenza contro le persone. Duplice omicidio

A Rivabella i fratelli Alfonso e Vincenzo Vignoli sono uccisi da fascisti a rivoltellate perché cantano canzoni “sovversive”. Ci sono altri otto operai feriti.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


1 maggio 1922. Monte San Pietro

Violenza contro le persone. Sparatoria

Feriti con colpi di arma da fuoco i fratelli Degli Esposti.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


25-26 maggio 1922. Bologna

Assalto a cooperativa. Omicidio

A seguito dell’assalto a Calderara di Reno, Celestino Cavedoni guidò un attacco contro la Cooperativa Malcanonte, nella zona tra Barca e Santa Viola a Bologna. Durante l’attacco una bomba a mano esplose incidentalmente uccidendo lo stesso Cavedoni. I fascisti accusarono i socialisti ma le prime indagini condotte dal prefetto Mori dimostrarono come in realtà la bomba fosse partita dagli stessi fascisti ed esplosa per errore tra le mani di Cavedoni. Questo fu il casus belli per l’occupazione di Bologna.

Fonte: B. Dalla Casa, Leandro Arpinati. Un fascista anomalo, Bologna, il Mulino, 2013


14 settembre 1922. Molinella

Violenze contro le cose. Occupazione del Municipio

I fascisti occupano il Municipio di Molinella senza che i carabinieri facciano nulla.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011


27-29 ottobre 1922. Bologna

Violenze contro persone e cose. Bologna occupata, 6 morti durante gli eventi e nei giorni successivi

Bologna è occupata durante la Marcia su Roma. Assalto alla chiesa di San Giacomo, che provoca una sparatoria con il maresciallo Paolino Vitalone delle guardie regie. Il militante dei “Sempre Pronti” Mario Carlo Becocci è ferito a morte. Vitalone viene a sua volta ucciso e resta gravemente ferito il collega Carmelo Pancaldi. Durante l’assalto alla stazione dei carabinieri di San Ruffillo, il fascista Giancarlo Nannini viene ucciso in uno scontro a fuoco. Muore anche l’ex legionario fiumano Oscar Paoletti. Anche gli squadristi Athos Vezzali e Giovanni Bisetti muoiono durante i giorni di confusione.

Fonte: B. Dalla Casa, Leandro Arpinati. Un fascista anomalo, Il Mulino, Bologna 2013, pp. 97-101.


23 novembre 1922. San Lazzaro di Savena

Violenze contro le persone. Omicidio

A Idice viene ucciso il nazionalista Gino Neri.

Fonte: A. Padovani, S. Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Tinarelli, Bologna, 2011