Nel biennio 2019-1920 gli scontri a sfondo politico avvenuti nel parmense furono di bassa intensità, senza mai raggiungere i livelli di violenza che verranno riscontrati nel biennio seguente. Tafferuglio, aggressioni, minaccia e poco più; nessun assassinio, nessuna distruzione di sedi politiche, sindacali e cooperative avversarie. Gli episodi di maggiore rilievo riguardarono le aggressioni perpetrate da socialisti e sindacalisti nei confronti di esponenti e militanti delle organizzazioni cattoliche e dagli scontri verificatisi tra le due componenti di orientamento socialista. Sarà solo a partire dal 1921 che lo scontro politico-sindacale si farò violento e  drammatico.

Nel biennio 2019-1920 gli scontri a sfondo politico avvenuti nel parmense furono di bassa intensità, senza mai raggiungere i livelli di violenza che verranno riscontrati nel biennio seguente. Tafferuglio, aggressioni, minaccia e poco più; nessun assassinio, nessuna distruzione di sedi politiche, sindacali e cooperative avversarie. Gli episodi di maggiore rilievo riguardarono le aggressioni perpetrate da socialisti e sindacalisti nei confronti di esponenti e militanti delle organizzazioni cattoliche e dagli scontri verificatisi tra le due componenti di orientamento socialista. Sarà solo a partire dal 1921 che lo scontro politico-sindacale si farò violento e  drammatico.

Uccisioni e aggressioni gravi di antifascisti a opera di fascisti

19 aprile 1921. San Pancrazio Parmense

Violenza contro le persone. Omicidio

In località Osteriaccia, frazione Fontana nel comune di San Pancrazio Parmense, un gruppo di fascisti aggredisce dei lavoratori che rincasano dopo una giornata di lavoro. Ultimo di una colonna di sei cassonieri è Amleto Rossi, residente in Borgo Bernabei a Parma e iscritto alla Camera corridoniana di Borgo delle Grazie. I fascisti iniziano a picchiare Amleto Rossi e un altro lavoratore, Emilio Borghini. Rossi, preso a bastonate, stramazza a terra dinanzi agli occhi del figlio Gino di 11 anni.

Fonte: L’Internazionale 23 aprile 1921


19 aprile 1921. Borgo del Naviglio, Parma

Violenza contro le persone. Scontri armati, 1 morto

Nel tardo pomeriggio un gruppo di fascisti intima la rimozione di una bandiera rossa esposta presso l’abitazione dell’On. Guido Albertelli (angolo Via Saffi-Borgo Stalattici). La bandiera viene rimossa grazie alla mediazione di Albertelli, ma i fascisti decidono di inseguire il gruppo di socialisti responsabili, inoltrandosi in Borgo delle Colonne e giungendo all’altezza di Borgo del Naviglio. Qui giunti, i fascisti sono accolti da spari: inizia una vera e propria battaglia che dura quasi quattro ore. Intervengono le forze dell’ordine che circondano il borgo con le autoblindo e mettono fine alla battaglia. Sul terreno resta il corpo esanime di Italo Strina, 39 anni, calzolaio, ex combattente.

Fonte: Gazzetta di Parma, 20 aprile 1921, p. 2; Il Piccolo, 20 aprile 1921; L’Internazionale, 23 aprile 1921


Maggio 1921. Borgo San Donnino, Fontevito, Borghetto di Noceto e altri

Violenza contro le persone e contro le cose. Assalti e aggressioni, diversi morti e feriti

Il 6 maggio 1921 viene assaltata la sede della Camera del Lavoro di Borgo San Donnino e sempre nello stesso mese è assaltata anche la cooperativa di Fontevivo. Il 19 maggio fascisti di Carpi assaltano la Lega contadina di Borghetto di Noceto, e uccidono il bracciante Francesco Cella e feriscono altri quattro lavoratori. Il 21 maggio per la quarta volta il sindaco di Soragna Mario Bertani viene aggredito. La settimana successiva viene ucciso a Diolo di Soragna Angelo Rossi, socialista. Nel giugno viene assaltata la Lega di Monticelli durante l’assemblea dei soci, la cooperativa di Vidalenzo, di Tabiano, Diolo, Gramignazzo di Sissa e la Casa del Popolo di Noceto. A San Secondo viene ucciso il bracciante Arnaldo Secchi davanti a moglie e figli e a Sant’Andrea di Busseto è assassinato Giacomo Schiavi.


17 giugno 1921. San Secondo

Violenza contro le persone. Omicidio

Dopo alcuni diverbi avvenuti tra fascisti e socialisti del posto, il 17 giugno 1921 il fascista Aldo Orlandini si presenta presso l’abitazione di Arnaldo Secchi (sindacalista), forza l’ingresso e lo fredda dinanzi ai figli e alla moglie.

Fonti: Gazzetta di Parma, 20 giugno 1921, p. 1; Gazzetta di Parma, 28 giugno 1921, p. 1., 17 maggio 1923, p. 3


14 agosto 1921. Bianconese

Violenza contro le persone. Omicidio

La sera del 14 agosto nella frazione di Bianconese a Fontevivo, presso una osteria si cantano inni fascisti e si beve. All’interno dell’osteria oltre i fascisti sono presenti alcuni sindacalisti tra cui Giuseppe Pincolini e Antonio Carretti. Questi due, dopo aver bevuto, escono dal locale, poco dopo si odono degli spari: Pincolini cade colpito a morte. Inizialmente la colpa viene data al compagno sindacalista Antonio Carretti, i fatti accertano successivamente che lo scontro a fuoco avviene con un gruppo di fascisti, che si dilegua subito dopo aver colpito Pincolini.

Fonti: Gazzetta di Parma, 16 agosto 1921, p. 2, Archivio di stato di Parma, Tribunale di Parma, Processi definiti dalla sezione d’accusa della Corte d’assise di Parma 1922-1923, b. 1186.


21 agosto 1921. Noceto

Violenza contro le persone. Scontri a fuoco

Nella piazza di Noceto deve tenersi un comizio del deputato Guido Picelli. L’autorità, temendo disordini ha inviato truppe a presidiare la zona. Fin dal mattino gungono sul luogo gruppi di  fascisti i quali si scontrano con i socialisti. Interviene la forza pubblica, alla fine della sparatoria ci sono tre feriti, di cui due – Vincenzo Pezzarossa e Giuseppe Manghi – muoiono in seguito.

Fonti: Gazzetta di Parma, 21 agosto, p. 2; 23 agosto 1921, p. 2


11 dicembre 1921. Collecchio

Violenza contro le persone. Assassinio

Lanfranco Cavazzini, noto fascista locale, era stato più volte fatto segno di bastonate e insulti da parte dei socialisti del posto, tra cui i fratelli Avanzini. L’11 dicembre, durante un diverbio, Lanfranco Cavazzini apre il fuoco contro Alfredo Avanzini, uccidendolo.

Fonti: Gazzetta di Parma, 12 dicembre 1921, p. 2; 14 agosto 1921 p. 1


Uccisioni e aggressioni gravi di fascisti ad opera di antifascisti e forze dell’ordine

7-8 febbraio 1921. Bussetto

Violenza contro le persone. Omicidio

Durante la notte tra il 7 e l’8 febbraio 1921 viene ucciso il fascista Vittorio Bergamaschi (membro di una famiglia di proprietari terrieri e segretario del Fascio di Busseto), a seguito di tafferugli scoppiati dopo l’esposizione di una bandiera rossa in paese. In seguito a tali fatti vengono uccisi per vendetta due socialisti: Massimino Ugolini e Attilio Fragni. I funerali di Bergamaschi si tengono il 10 febbraio 1921. È il primo “martire” della provincia di Parma.

Fonte: Gazzetta di Parma, 8 febbraio 1922, p. 2


Altre azioni di violenza politica e casi ambigui

24 giugno 1921. Piazza Ghiaia, Parma

Violenza contro le persone. Scontri a fuoco, omicidio

Nella mattina del 24 giugno, in Piazza Ghiaia, socialisti e fascisti si danno appuntamento per una resa dei conti. La rissa coinvolge diverse decine di giovani, intervengono alcune guardie regie per sedare lo scontro, e una di esse, Vincenzo Cerullo, di vent’anni, nato a Marano di Napoli, viene disarmato e colpito con la sua stessa rivoltella, cadendo a terra ferito. Dopo lo sparo c’è il fuggi fuggi generale, mentre Cerullo viene portato in ospedale, dove muore il giorno dopo. Viene arrestato il socialista Guido Cantoni, riconosciuto come autore dello sparo. La morte di Cerullo desta parecchia impressione in città, dove si aprono diverse sottoscrizioni pubbliche soprattutto organizzate dai fascisti di Parma.

Fonti: Gazzetta di Parma, 24 giugno 1921 p. 1; 25 giugno 1921 p. 1


Uccisioni e aggressioni gravi di antifascisti ad opera di fascisti

Metà gennaio 1922. Varone di Pellegrino Parmense

Violenza contro le persone. Scontro a fuoco

In località di Varone nel Comune di Pellegrino Parmense un gruppo di fascisti incrocia un gruppo di comunisti. Ne nasce uno scontro a fuoco, al termine del quale si contano due comunisti feriti: Albino Boselli e Romano Morini.

Fonte: Gazzetta di Parma, 17 gennaio 1922, p. 2


Gennaio 1922. Fontevivo

Violenza contro le persone. Aggressione

Gli operai Dante e Guido Avanzini, Corino Sanella ed Enrico Bertolini, mentre rincasano sono aggrediti da una ventina di fascisti, presi a bastonate e lasciati a terra privi di sensi. Gli aggrediti  devono essere trasportati nelle proprie case, dove rimangono degenti per diversi giorni.

Fonte: Il Piccolo, 19 gennaio 1922, p. 4


Fine gennaio 1922. Borgo Santo Spirito, Parma

Violenza contro le persone. Aggressione

L’oste Luigi Capacchi viene aggredito da fascisti – tra cui i fratelli Costa, spara in difesa e viene arrestato perché non aveva denunciato la rivoltella.

Fonte: Il Piccolo, 22 gennaio 1922, p. 4


12 febbraio 1922.  Casalbaronolo

Violenza contro le persone. Aggressione e minacce

Cacciani Beniamino, uscendo dalla stalla, viene aggredito da un gruppo di fascisti, tra cui Ferrari Giuseppe e Raimondo, Dall’Argine Carmelo, Bertozzi, “Riccardino” e Cavatorta. Dopo le percosse, il manipolo si reca all’osteria Antonioni dove minacciano Castellani Andrea e il figlio di 9 anni. Gli aggrediti denunciano le violenze ai carabinieri.

Fonte: Il piccolo, 14 febbraio 1922


19 febbraio 1922. Busseto

Violenza contro le persone. Aggressione

Per il 19 febbraio viene indetta l’adunanza annuale ordinaria della cooperativa “L’avvenire agricolo”. La mattina gruppi di fascisti si aggirano per il paese armati di randelli nodosi, intimando ai soci di non presentarsi all’assemblea. Le minacce non sortiscono effetto, sicché l’assemblea è molto partecipata. Durante il suo svolgimento, irrompono i fascisti e iniziano a cantare i loro inni e a lanciare insulti, e nel parapiglia vengono bastonati gravemente tre soci: Delfino Ferretti, Giovanni Tortolotti e Giuseppe Bonelli. Per i fatti sono stati denunciati diversi fascisti, tra cui Giuseppe Verdi (capo squadra), Donnino Corbellini, Giovanni Merli, Amilcare Ferrari, Enrico Lodigiani, Giacomo Balestra, Rino Sagliani, Gino Berienghi, Cesare Antelmi, Paride Gambazza.

Fonti: Il Piccolo, 21 febbraio 1922, p. 4; L’Idea, 25 febbraio 1922, p. 2


26 febbraio 1922. Talignano

Violenza contro le persone. Aggressione

Al termine di una festa tenuta al Circolo ricreativo del paese, poco dopo la mezzanotte, alcuni operai vengono aggrediti dai fascisti, i quali lamentano di essere stati respinti dalla festa. Ne segue un fuggi fuggi generale e restano feriti Eugenio Barbieri e Amelia Ravazzoni, bastonati dagli squadristi. Questo atto si inserisce a compimento di un opera di distruzione squadrista che da tempo tiene in scacco il paese, nel quale ormai sono state chiuse con la forza tutte le leghe e le cooperative.

Fonte: Il Piccolo, 5 marzo 1922, p. 3


26 febbraio 1922. Paroletta

Violenza contro le persone. Aggressione

Scatta una rissa tra Bertoni Iovo e un fascista. Bertoni, accusato di aver provocato il diverbio, viene arrestato provvisoriamente. 

Fonte: Il Piccolo, 28 febbraio 1922


26 febbraio 1922. Soragna

Violenza contro le persone. Aggressione

Il fascista Barbacini Alberto incontro il socialista Vernasca Alcide e gli impone di andare a casa. Si scontrano e Barbacini viene arrestato.

 Fonte: Il Piccolo, 28 febbraio 1922


26 febbraio 1922. Carignano

Violenza contro le persone. Aggressione

Un gruppo di fascisti, tra cui Capelli Bentivoglio, Ferrari Emilio, Vezzani Artemio, Mori Felice incontra il socialista Armando Spocci e lo percuote. Tre dei responsabili vengono arrestati. 

Fonte: Il Piccolo, 28 febbraio 1922


26 febbraio 1922. Corso Cavour, Parma

Violenza contro le persone. Aggressione

Un gruppo di fascisti che passeggia cantando inni fascisti incontra Bruno Notari, detto “Lupo Rosso”. Quest’ultimo, “estremista”, viene riconosciuto e inseguito. Si scontrano anche con la polizia. 

Fonte: Il Piccolo, 28 febbraio 1922


2 aprile 1922. Pieveottoville 

Violenza contro le persone. Aggressione

I fascisti Edoardo Bragadini e Armando Bocchi si presentano dal brigadiere di Zibello denunciando di essere stati aggrediti da comunisti a colpi di rivoltella. L’aggressione si scoprirà non esserci mai stata, ma di essere stata denunciata per creare l’alibi della provocazione. Infatti, i due fascisti, poche ore dopo, si presentano a Pieve Ottoville e aggrediscono il sedicenne Giovanni Gambuzza detto “Binetti”, bastonandolo fino a fargli perdere i sensi.

Fonte: Il Piccolo, 24 marzo 1922, p. 3


9 aprile 1922. Priorato

Violenza contro le persone. Aggressione

Un gruppo di fascisti si scontra per ragioni politiche con i fratelli Primo, Luigi e Sante Marchignani. Uno degli aggressori viene individuato e arrestato.

Fonte: Il Piccolo, 11 aprile 1922


13 aprile 1922. Sissa

Violenza contro le persone. Aggressione

Vincenzo Gottofredi, di anni 38, ragioniere e impiegato del comune di Sissa, si trova nella cooperativa di Sissa, di cui è il vicesegretario, quando giungono numerosi fascisti in automobile e irrompono per aggredirlo. I fascisti, risaliti in auto, fuggono inseguiti dai carabinieri: tre di loro sono arrestati.

Fonti: Gazzetta di Parma, 14 aprile 1922, p. 2; Il Piccolo, 14 aprile 1922, p. 2; Il Piccolo, 15 aprile 1922, p. 2; L’Idea, 22 aprile 1922, p. 3


1 maggio 1922. Busseto

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: operai Giuseppe Berretta e Cesare Castioni

Responsabili: fascisti

Fonte: Il Piccolo, 3 maggio 1922, p. 2


1 maggio 1922. Madonna dei Prati di Busseto

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: operaio Marchettini, operaio Mezzadri

Responsabili: fascisti

Fonte: Il Piccolo, 3 maggio 1922, p. 2


14 maggio 1922. Mamiano

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: Quiro Venturini (di Mamiano)

Responsabili: fascisti di Basilicanova

Fonte: Vita Nuova, 20 maggio 1922, p. 3


25 maggio 1922. Pilotta, Parma

Violenza contro le persone. Scontri, 1 morto

Nelle ore precedenti si sono verificati numerosi scontri tra fascisti e socialisti in diversi luoghi della città, e in uno di questi, in prossimità di Borgo Torto, vengono feriti due fascisti, Umberto Parenti e Paolo Varacca. Si verificano inoltre scontri in via Saffi, dove fascisti bastonano alcuni operai. Infine, presso la Pilotta, alcuni fascisti sparano colpi di rivoltella contro l’operaio Ugo Avanzini, uccidendolo.

Fonte: Gazzetta di Parma, 26 maggio 1922, p. 2; Il Piccolo, 26 maggio 1922, p. 4; Il Piccolo, 27 maggio 1922, p. 1; L’Internazionale, 27 maggio 1922, p. 3; L’Internazionale, 3 giugno 1922, p. 2; L’Idea, 3 giugno 1922, p. 2; La Fiamma, 3 giugno 1922, pp. 1-2; La Fiamma, 1° giugno 1922, p. 3


25 maggio 1922. Osteria Menotti, Varone di Pellegrino

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: Giuseppe Morini (di Ranzano)

Responsabili: fascisti

Fonte: L’Idea, 3 giugno 1922, p. 4


Fine maggio 1922. Busseto

Violenza contro le persone. Accoltellamento

Alfredo Curtarelli, scontati 15 mesi di carcere preventivo per resistenza alla forza pubblica, è appena stato liberato ed è tornato a casa sua, in località Frescarolo, dove vive con i genitori, con la sorella e il di lei marito. Nella notte si presentano a casa Curtarelli un gruppo di fascisti forestieri, che si spacciano per carabinieri, con l’intento di farsi aprire. Riconosciuti come fascisti, il gruppo irrompe violentemente nella casa e cattura Alfredo, trascinandolo fuori con l’intenzione di ucciderlo, mentre il resto dei familiari tenta di difenderlo. Nella colluttazione, Alfredo viene pugnalato alla schiena, mentre i fascisti si danno alla fuga. 

Fonti: Gazzetta di Parma, 26 maggio 1922, p. 3; Il Piccolo, 28 maggio 1922, p. 3; L’Idea, 3 giugno 1922, p. 4


3 giugno 1922. Lesignano Bagni

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: Paride Mazza 

Responsabili: fascisti

Fonte: L’Idea, 1° luglio 1922, p. 4


11 giugno 1922. Chiozzola di San Lazzaro

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: contadino di San Donato d’Enza

Responsabili: fascisti

Fonte: Il Piccolo, 13 giugno 1922, p. 2


Fine giugno 1922. Roccabianca

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: Alberto Bottoni e Luigi Giordani (operai)

Responsabili: fascisti

Fonte: L’Idea, 24 giugno 1922, p. 4


27 giugno 1922. Piazza Duomo, Parma

Violenza contro le persone. Aggressione e minacce

Vittime: Piero Illari (corrispondente di giornali comunisti)

Responsabili: fascisti

Fonti: Gazzetta di Parma, 28 giugno 1922, p. 2; Il Piccolo, 28 giugno 1922, p. 2


Inizio luglio 1922. Fontanelle

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: Bruno Cozzani

Responsabili: fascisti

Fonte: Il Piccolo, 5 luglio 1922, p. 4


10 luglio 1922. Caffè Poli, Noceto

Violenza contro le persone. Aggressione

Un gruppo di fascisti (Giuseppe Montanini, Ettore Montanini, Enrico Cavalli, Edgardo Corradi) aggredisce senza motivo, dinanzi al Caffè Poli, il mutilato di guerra Ercole Castelli, bastonandolo. Dopodiché bastonano anche l’ex combattente Cesare Mora.

Fonte: Il Piccolo, 11 luglio 1922, p. 5


4 agosto 1922. Piazza Duomo, Parma

Violenza contro le persone. Aggressione, insulti e devastazioni

Siamo durante i giorni delle barricate. Il consigliere socialista Vico Ghisolfi viene convocato dal sindaco Amedeo Passerini per discutere del testo di pacificazione che avrebbe dovuto riportare la situazione alla normalità in città. Mentre si reca in municipio, Ghisolfi viene fermato da un gruppo di fascisti all’altezza del Duomo, insultato e picchiato. Gli stessi si recano poco dopo nel suo ufficio, devastandolo e saccheggiandolo.

Fonte: L’Idea, 13 agosto 1922, p. 3; Il Piccolo, 4 agosto 1922


Fine settembre 1922. Ponte di Mezzo, Parma

Violenza contro le persone. Aggressione

Il prof. medico Rossi, che aveva soccorso i feriti durante le barricate, viene bastonato dai fascisti perché non porta il tricolore all’occhiello.

Fonte: L’Idea, 7 ottobre 1922, p. 4


16 ottobre 1922. Borgo San Donnino

Violenza contro le persone. Scontri

Un gruppo di fascisti bastona il consigliere socialista Dante Gresta, questi riesce a riparare presso la cooperativa vicina. Poco dopo, Gresta esce dalla cooperativa, incrocia un nuovo gruppo di fascisti e temendo che volessero nuovamente bastonarlo, estrae la pistola e spara, ferendo il fascista Giuseppe Rebecchi. Gresta viene quindi arrestato.

Fonti: Gazzetta di Parma, 18 ottobre 1922, p. 2; Il Piccolo, 19 ottobre 1922, p. 2; L’Idea, 21 ottobre 1922, p. 3; Il Risveglio, 21 ottobre 1922, p. 3; L’Internazionale, 28 ottobre 1922, p. 4


23 ottobre 1922. Langhirano

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: Icilio Manara (operaio di Torrecchiara)

Responsabili: fascisti

Fonte: Il Piccolo, 25 ottobre 1922, p. 2


Fine ottobre 1922. Piazza Garibaldi, Parma

Violenza contro le persone. Aggressione

Alle 14.45 in Piazza Garibaldi scoppia una rissa tra quattro fascisti e un operaio, un certo Rozzi, abitante in Borgo Parente. Viene anche sparato un colpo di rivoltella, che però non colpisce nessuno.

Fonte: Il Piccolo, 31 ottobre 1922, p. 2


Inizio novembre 1922. Talignano

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: don Luigi Sacchelli (parroco di Talignano)

Responsabili: fascisti di Fornovo

Fonti: Bollettino dell’Associazione Agraria Parmense, 4 novembre 1922, p. 4; La Giovane Montagna, 8 novembre 1922, p. 3


Inizio novembre 1922. Cassio

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: don Giovanni Cavazzini (parroco di Cassio)

Responsabili: fascisti

Fonte: La Giovane Montagna, 8 novembre 1922, p. 3


11 novembre 1922. San Lazzaro parmense

Violenza contro le persone. Irruzione e aggressione

La sera attorno alle 23, un gruppo di fascisti provenienti da Vicopò e Beneceto si reca a San Lazzaro Parmense, presso l’abitazione di un certo Bernini, dove si tiene una festa da ballo a cui sono presenti diversi elementi del circolo Corridoni. I fascisti puntano le armi contro l’edificio, fanno irruzione, perquisiscono i presenti e obbligano gli uomini ad uscire, colpendoli con botte e bastonate. I fascisti infine sparano colpi di rivoltella, ferendo tali Gazza, Cavalca e Arnaldo Cervi (segretario del Circolo Corridoni).

Fonte: Il Piccolo, 14 novembre 1922, p. 2


Fine dicembre 1922. Vicomero

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: Gatti, ex-consigliere socialista

Responsabili: fascisti

Fonte: L’Idea, 22 dicembre 1922, p. 4


Fine dicembre 1922. Lesignano Bagni

Violenza contro le persone. Insulti

Vittime: arciprete di Lesignano Bagni

Responsabili: fascisti

Fonte: La Fiamma, 23 dicembre 1922, p. 3


Violenza sulle cose di proprietà antifascista da parte di fascisti (incendi, assalti, distruzioni, a sedi sindacali politiche e cooperative)

27 febbraio 1922. Fontevivo

Violenza contro le persone e contro le cose. Irruzione e ggressione

La vicenda inizia la sera del 27 febbraio, durante una festa organizzata dalla locale sezione dei Mutilati, quando un gruppo di fascisti capitanati dal segretario del fascio locale Vittorio Plancher entra nei locali armato di bastoni e fa issare una bandiera fascista. L’azione degli squadristi viene sferrata nonostante il Plancher abbia dato parola alla sezione dei Mutilati che non ci sarebbero stati disordini, ma anzi i fascisti avrebbero garantito l’ordine. Il giorno dopo, su ordine del questore di Parma, è fatta rimuovere la bandiera fascista; alcune ore dopo il gruppo di fascisti con a capo Plancher si rende protagonista di diverse azioni di violenza contro alcuni operai del paese, senza che la forza pubblica intervenga. Il brigadiere del posto assistente passivo alle azioni, scambiando parole d’intesa coi fascisti. I carabinieri intervengono solo quando un gruppo di operai tenta di reagire.

Diversi i feriti, quasi tutti operai, tra cui un certo Aimi di Pontetaro, Secondo Corradi, Ildebrando Galli e Alcibiade Frati.

Fonti: Il Piccolo, 2 marzo 1922, p. 2; Il Sindacato Operaio, 4 marzo 1922, p. 4


19 marzo 1922. San Michele di Tiorre

Violenza contro le persone e contro le cose. Irruzione e aggressione

Domenica 19 marzo giungono a San Michele di Tiorre una ventina di fascisti, provenienti da Pannocchia. Questi si aggirarono per il paese cantando e facendo baldoria, finché giunti in una osteria locale, due di loro – tali Zaccaria e Giuseppe Ferrari – arrivano alle mani con altri due uomini, Attilio Frambati, che si scoprirà essere anch’egli fascista, ed Ercole Solieri. Nelle ore successive il gruppo di fascisti si segnala per altre violenze in zona.

Fonte: Il Piccolo, 21 marzo 1922, p. 1


2 aprile 1922. Pieveottoville 

Violenza contro le persone e contro le cose. Irruzione e aggressione

L’ex assessore del comune di Zibello si trova nella cooperativa di Pieve Ottoville, quando entrano alcuni fascisti locali, certi Valla e Guareschi, e lo aggrediscono.

Fonti: Il Piccolo, 4 aprile 1922, p. 2; L’Idea, 8 aprile 1922, p. 4


Uccisioni e aggressioni gravi di fascisti ad opera di antifascisti e forze dell’ordine

1 maggio 1922. Tortiano di Montechiarugolo

Violenza contro le persone. Aggressione e omicidio

Il 1 maggio fascisti di Basilicanova, capitanati da Paride Conforti e Ugo Mutti, si recano a Tortiano durante festa del primo maggio per un’incursione contro i socialisti. L’arrivo della forza pubblica mette in fuga i fascisti, ma uno di essi, il diciannovenne Tancredi Bardiani, viene inseguito dai socialisti Clodoveo Carboni, Eugenio Bassi, Medardo Bassi, Ferruccio Bertoli e, raggiunto tra i campi, viene bastonato a morte. Dopo questi fatti vengono tratti in arresto sia i socialisti responsabili dell’omicidio che i fascisti che avevano guidato l’azione a Tortiano. La casa di Eugenio Bassi, implicato nell’omicidio, verrà presa d’assalto qualche mese più tardi.

Fonti: Gazzetta di Parma, 2 maggio 1922, p. 2; Gazzetta di Parma, 5 maggio 1922, p. 2; Il Piccolo, 2 maggio 1922, p. 1; Il Piccolo, 3 maggio 1922, p. 1; La Giovane Montagna, 4 maggio 1922, p. 4; La Fiamma, 6 maggio 1922, p. 2; Il Veltro, 6 maggio 1922, p. 3; Il Veltro, 13 maggio 1922, p. 1; Bollettino dell’Associazione Agraria Parmense, 6 maggio 1922, pp. 3-4; L’Idea, 13 maggio 1922, p. 4


4 agosto 1922. Sala Baganza

Violenza contro le persone. Omicidio

Durante i giorni dello “sciopero legalitario”, Ettore Tanzi, fascista, svolge servizio di vigilanza notturna. Il 4 agosto, assieme a quattro suoi fratelli, anch’essi fascisti, accompagna alcuni carri di pomodori alla fabbrica Conti di Calda di Sala Baganza, ma ad un certo punto sono aggrediti da sette/otto sovversivi. Durante lo scontro a fuoco, rimane ucciso.

Fonte: Gazzetta di Parma, 8 agosto 1922, p. 2.


9 ottobre 1922. Bargone di Salsomaggiore

Violenza contro le persone. Omicidio

Durante uno scontro tra fascisti e socialisti a Bargone di Salsomaggiore, il fascista Livio Rossini viene colpito da arma da fuoco e ferito all’addome. Accompagnato in ospedale, muore il 15 ottobre.

Fonti: Gazzetta di Parma, 11 ottobre 1922, p. 2, Gazzetta di Parma, 17 ottobre 1922, p. 2.


13 ottobre 1922. San Michele Tiorre

Violenza contro le persone. Omicidio

Pio Costa, fascista quindicenne, viene colpito a morte in una osteria a San Michele di Tiorre, durante un agguato attuato da alcuni sovversivi contro i fascisti locali.

Fonti: Gazzetta di Parma, 13 ottobre 1922, p. 1, Gazzetta di Parma, 20 febbraio 1922, p. 1.


29 marzo 1922. Parma

Violenza contro le persone. Omicidio

Durante un processo a carico di sei fascisti accusati di omicidio, fuori dal tribunale si verificano scontri tra fascisti e socialisti. Durante gli scontri, Arturo Pagliani, Ardito del popolo, spara contro i fascisti, colpendo mortalmente Walter Branchi, di sedici anni.

Fonti: Gazzetta di Parma, 30 marzo 1922, p. 2, Gazzetta di Parma, 3 aprile 1922, p.1.


Altre azioni di violenza politica e casi ambigui

24 giugno 1922. San Secondo

Violenza contro le persone. Aggressione

Vittime: Pasquale Bruno (carabiniere)

Responsabili: Arditi del popolo

Fonte: Bollettino dell’Associazione Agraria Parmense, 1° luglio 1922, p. 4


16 ottobre 1922. Via Melloni, Parma

Violenza contro le persone. Scontri

Una cinquantina di fascisti, partiti dalla sede del Fascio alle 22.00, si dirige in via Cavour, via Melloni e via Garibaldi cantando inni fascisti. Giunti in viale Mentana sparano diversi colpi di rivoltella, come segno di intimidazione nei confronti degli abitanti del rione Naviglio da cui parte qualche colpo in risposta. Intervenuti i carabinieri, i fascisti vengono accerchiati. Durante l’operazione all’ingresso delle poste in via Melloni cade una bomba Thavenot che esplodendo ferisce il fascista geometra Gaetano Furlotti e i carabinieri Alessandro Calzi, Albino Chiesa, Lucio D’Agostino. Il muratore Antonio/Ausonio Bosi viene ferito alla clavicola sinistra con un colpo di fucile; feriti anche l’orefice Giovanni Ravazzoni e Marco Sechi.

Fonti: Gazzetta di Parma, 17 ottobre 1922, p. 2; Il Piccolo, 18 ottobre 1922, p. 2; Il Piccolo, 19 ottobre 1922, p. 2