Uccisioni e aggressioni gravi di antifascisti ad opera di fascisti

31 dicembre 1920. Correggio

Violenza contro le persone. Rissa e sparatoria, 2 morti

Una squadra fascista proveniente dalla provincia di Modena si reca a Correggio dove si deve tenere un veglione organizzato dai socialisti per il Capodanno. Si accendono degli scontri presso la Casa del Popolo che degenerano in una sparatoria da parte fascista. Ci sono due vittime, Mario Gasparini (29 anni) e Agostino Zaccarelli (21 anni), socialisti, e alcuni feriti per le percosse.

Uccisioni e aggressioni gravi di antifascisti ad opera di fascisti

27 febbraio 1921. Sant’Ilario d’Enza

Violenza contro le persone. Rissa e sparatoria, 1 morto

Gruppi di fascisti provenienti dalla provincia e dalla regione si danno appuntamento a Sant’Ilario per l’inaugurazione del fascio locale. Nascono degli scontri con i socialisti locali. Viene dato l’assalto alla Casa del Popolo e cooperativa socialista che viene data alle fiamme. Accorrono i vigili del fuoco. Il comandante dei pompieri, Carlo Caffari, rimane travolto dal crollo dell’edificio e muore alcuni mesi più tardi.


1° maggio 1921. Cavriago

Violenza contro le persone. Sparatoria, 2 morti

In occasione delle manifestazioni del primo maggio squadre armate provenienti da Reggio arrivano nella cittadina e provocano uno scontro con gli antifascisti locali. Ne nasce una sparatoria che provoca due vittime, Primo Francescotti (anarchico) e Andrea Stefano Barilli (cattolico indipendente).


5 maggio 1921. Luzzara

Violenza contro le persone. Tafferugli e sparatoria, 1 morto

In un clima di grande tensione un gruppo di fascisti avvicina tre anarchici con l’intenzione di perquisirli. Ne nasce uno scontro in cui, secondo la versione degli aggressori, questi ultimi avrebbero impugnato delle armi da taglio e poi una pistola. Ne segue una sparatoria che porta alla morte di uno degli antifascisti: Riccardo Siliprandi (32 anni), anarchico.


5 maggio 1921, Rubiera

Violenza contro le persone. Tafferugli e sparatoria, 2 morti

Al confine tra le province di Reggio e Modena si accendono degli scontri tra i fascisti locali e un piccolo gruppo di comunisti che, nei giorni seguenti, si rinfacciano la responsabilità della provocazione. Ne nasce una sparatoria in cui vengono ferite diverse persone, tra cui Nino Neviani (17 anni, comunista) morto il giorno successivo, e Armando Morselli (32 anni, comunista), deceduto a seguito delle ferite qualche settimana più tardi.


14 agosto 1921. Canolo di Correggio

Violenza contro le persone. Omicidio, 1 morto

Un agricoltore, non impegnato in politica, Aristodemo Cocconi, viene fermato da due fascisti mentre rientra a casa di sera. Dopo aver scambiato qualche parola con loro si avvia tranquillamente a casa ma viene poi raggiunto e freddato con due colpi di pistola. Probabilmente è stato scambiato per il fratello, ex assessore socialista del comune di Correggio.


13 novembre 1921. San Martino in Rio

Violenza contro le persone. Omicidio, 1 morto

Agide Barbieri, giovane comunista, viene fermato da un noto fascista carpigiano, Enrico Lodi, mentre rientra a casa insieme ad alcuni compagni. Questi gli spara un colpo di rivoltella al cuore da breve distanza e, nel fuggire, ferisce ad un polpaccio anche una donna che aveva visto l’accaduto protestando ad alta voce. Al fatto erano presenti anche altri fascisti del luogo.


Violenza sulle cose di proprietà antifascista da parte di fascisti (incendi, assalti, distruzioni, a sedi sindacali politiche e cooperative)

13 febbraio 1921. Rubiera

Violenza contro le cose e le persone. Devastazione di sedi antifasciste ed aggressione, 1 ferito

Fascisti di Modena devastano la cooperativa. Il banconiere Teucro Paltrinieri, 41 anni, viene bastonato e ferito alla testa.


15 febbraio 1921. Centro storico, Reggio Emilia

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

Un militante socialista viene aggredito e bastonato da un fascista in pieno centro storico. L’aggressore viene arrestato dalle forze dell’ordine ma è immediatamente liberato grazie all’intervento dei suoi compagni.


13 marzo 1921. Rio Saliceto

Violenza contro le cose. Irruzione e furto 

Una squadra di fascisti fa irruzione nella casa di una vedova di guerra e si fa consegnare la bandiera della Lega proletaria dei reduci. La bandiera viene poi bruciata nella piazza del paese.


14 marzo 1921. Reggio Emilia

Violenza contro le persone. Aggressione, minacce e bando dalla città

Dopo un incontro avvenuto nella sede del giornale socialista “La Giustizia” un gruppo di fascisti insegue i deputati Giovanni Zibordi e Camillo Prampolini che sono fatti oggetto di minacce ed ingiurie. I due sono costretti a rifugiarsi nella casa di quest’ultimo mentre vengono esplosi contro di loro dei colpi di pistola. Durante la notte i fascisti sostano sotto casa di Zibordi gridando frasi oscene anche se a casa sono presenti soltanto la moglie e la figlia. Zibordi è costretto ad abbandonare la città.


15 marzo 1921. Rolo

Violenza contro le persone. Bando di diversi responsabili di associazioni antifasciste. Dimissioni delle amministrazioni

Per evitare violenze il Sindaco, un assessore, due consiglieri comunali, il presidente della cooperativa muratori, un certo Tedeschi, il prof. Provinciali, e il segretario comunale devono accettare le seguenti condizioni: dimissioni consiglio comunale; dimissioni e allontanamento da Rolo del Segretario della Cooperativa Gasparini Enzo; dimissioni del Consigliere comunale e provinciale Camurri Vincenzo; abolizione dell’Ufficio collocamento socialista e costituzione di un altro ufficio apolitico; obbligo del municipio di esporre il tricolore in ricorrenza delle feste nazionali.


19 marzo 1921. Correggio

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 2 feriti

Due militanti socialisti, Giovanni Salami e l’assessore Adolfo Corghi, vengono aggrediti e bastonati da un gruppo di fascisti proveniente da Carpi. Salami in particolare viene percosso perché si è rifiutato di baciare la bandiera.


28 marzo 1921. Fabbrico

Violenza contro le cose. Devastazione di sedi antifasciste

I fascisti fanno irruzione nella cooperativa. Vengono gettati dalla finestra registri, carte e giornali che vengono poi bruciati.


29 marzo 1921. Reggio Emilia

Violenza contro le persone. Tafferugli in consiglio comunale

I fascisti provocano un tumulto durante il consiglio comunale per imporre ad un consigliere di togliersi un distintivo socialista.


30 marzo 1921. San Martino in Rio

Violenza contro le persone. Minacce contro gli abitanti

Circa 150 fascisti provenienti da Carpi, Correggio e Guastalla invadono il paese esponendo la bandiera al palazzo comunale. La popolazione si rinchiude in casa per evitare incidenti.


1° aprile 1921. Gavassa

Violenza contro le cose. Sottrazione della bandiera di un circolo socialista

I fascisti, pistole in pugno, si fanno consegnare la bandiera del circolo socialista dal banconiere.


5 aprile 1921. Bagnolo in Piano

Violenza contro le cose. Rapina contro la cooperativa di consumo

La cooperativa viene rapinata, viene imposto al cassiere della cooperativa di consumo Adolfo Iotti di versare tutto il contenuto della cassa (circa 90mila lire) e minacciato di bastonatura. Il consiglio legittimo viene sostituito con un consiglio provvisorio di nomina fascista.


8 aprile 1921. Via Farini, Reggio Emilia

Violenza contro le cose. Devastazione di sedi antifasciste

Devastazione del negozio cooperativo “Stampa socialista” in via Farini.


8 aprile 1921. Reggio Emilia

Violenza contro le cose. Devastazione di sedi antifasciste Alla stazione della Reggio Ciano in uno scontro a fuoco rimane ferito il giovane fascista Pier Luigi Davolio Marani, di Fabbrico. Per vendetta i fascisti devastano la Camera del Lavoro, invadono la cooperativa legatori picchiando alcuni operai, bruciano mobili e documenti. Viene anche invasa la sede de “La Giustizia” in via Gazzata e devastata.
Distrutti anche i locali del club socialista in via San Rocco.


14 aprile 1921. Novellara

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 5 feriti

Roberto Rovatti, segretario comunale, afferente al Ppi, viene bastonato dai fascisti di Campagnola. Vengono bastonati negli stessi giorni il socialista Fava Giuseppe fu Giuseppe e l’avv. Carlo Mariani, Virginio Cuso e Garlanti Arciso perché appartenenti al Ppi.


16 aprile 1921. Quattro Castella, Bibbiano, Quaresimo

Violenza contro le cose. Distruzione di simboli antifascisti.

Vengono asportate le bandiere rosse delle cooperative: Sono poi portate a Reggio e bruciate pubblicamente.


23 aprile 1921. Castellarano

Violenza contro le cose. Sottrazione di simboli antifascisti

Assalto al comune e imposizione della bandiera. Asportazione dei vessilli socialisti e di quelli della cooperativa. A compiere le azioni sono 30 fascisti di Sassuolo.


24 aprile 1921. Brescello

Violenza contro le cose. Distruzione di simboli antifascisti

Invasione dei locali della ex caserma S. Benedetto, ora sede cooperativa. Asportazione di una bandiera rossa, dello stemma dei soviet e di vario carteggio. Rottura di un quadro di Marx presente in Municipio.


28 aprile 1921

Violenza contro le persone. Minacce e bando di antifascisti

Dopo molte violenze il Consiglio Comunale socialista è costretto a dimettersi. Il segretario della cooperativa è bandito.


29 aprile 1921. Poviglio, Castelnovo Sotto

Violenza contro le persone e contro le cose. Sottrazione di simboli antifascisti

Bastonature di operai alle cooperative di Caprara e Case Cocconi. Furto del sipario del teatro sociale perché reca dei fregi socialisti.


1° maggio 1921. Scandiano

Violenza contro le persone. Imposizione di simboli

Imposizione dell’esposizione delle bandiere alle cooperative di Ca’ de Caroli, Ventoso e Chiozza in occasione del comizio di un candidato fascista.


3 maggio 1921. Reggio Emilia

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, diversi feriti

Un gruppo di operai delle Officine Meccaniche viene bastonato da una squadra fascista nei pressi dell’ospedale cittadino dove si erano recati per partecipare al funerale delle vittime del 1° maggio a Cavriago.


12 maggio 1921. Cadelbosco di Sopra

Violenza contro le cose. Devastazione di sedi antifasciste

Incendio dell’ufficio di collocamento. Furto di carte e registri della cooperativa.


12 maggio 1921. Reggio Emilia

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

L’avvocato Giuseppe Strozzi viene bastonato da un gruppo di fascisti perché accusato di aver tradito i fascisti distribuendo volantini per Agostino Berenini, ex socialista riformista.


16 maggio 1921. Guastalla

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, diversi feriti

Dopo l’esito delle elezioni, che nella zona di Guastalla hanno visto un buon risultato per il partito socialista, una squadra fascista bastona il consigliere comunale socialista Guerrino Galaverni. La stessa squadra prosegue il raid in diverse sedi socialiste e percuote un operaio e un collaboratore del partito popolare. Il giorno successivo viene bastonato il segretario dell’Ufficio Emigrazione Umanitaria.


17 maggio 1921. San Bernardino di Novellara

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti e bando dal paese, 2 feriti

Il rag. Artemio Bertacchini e Gino Garavaldi, socialisti, vengono banditi dal paese.


3 giugno 1921. Stazione, Reggio Emilia

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti. Bando dal capoluogo. 1 ferito.

Umberto Farri, sindaco socialista di Casalgrande, viene bastonato sul viale della stazione cittadina e gli viene intimato di non farsi più vedere nel capoluogo.


16 giugno 1921

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

Una quindicina di fascisti si presentano al mulino municipale e chiedono di parlare con il direttore Del Rio, ex assessore socialista. Lo accusano di aver pronunciato delle frasi poco rispettose e al suo diniego lo colpiscono comunque con un bastone e un mattone.


24 giugno 1921. Caprara di Campegine

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, diversi feriti

Una squadra fascista, composta sia fa elementi locali che da altri venuti da fuori, fa irruzione nel teatro del paese durante lo spettacolo cinematografico e ordina alle donne e ai bambini di uscire. Gli uomini sono poi perquisiti e quelli indicati dai fascisti locali vengono bastonati.


26 giugno 1921. S. Pellegrino

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, diversi feriti

I fascisti circondano cooperativa di consumo di S. Pellegrino mentre vi si tiene una riunione dei segretari della Federazione giovanile provinciale comunista ed esplodono dei colpi di pistola. Fanno poi irruzione nei locali e bastonano alcuni dei partecipanti.


24 luglio 1921. San Martino in Rio

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

Aurelio Campani, socialista, viene ferito al petto con un colpo di arma da fuoco da un fascista del paese.


26 luglio 1921. Gavassa

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

Il socialista Umberto Dallari, vicepresidente della cassa cooperativa contadini, viene fermato e ripetutamente percosso alla schiena da un fascista mentre passa in bicicletta nei pressi della cooperativa di consumo del paese.


19 agosto 1921. Quartiere Gattaglio, Reggio Emilia

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 2 feriti

Viene bastonato Gisberto Prampolini, economo della cooperativa e viene percosso e ferito ad una gamba da un colpo di arma da fuoco Italo Anceschi che aveva protestato per il pestaggio.


29 agosto 1921. Reggio Emilia

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

I fascisti sparano da una casa su un gruppo di giovani che torna a casa cantando. Rimane ferito gravemente all’inguine Armando Bertani.


4 settembre 1921. Luzzara

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 3 feriti

Antenore Pograri, Antonio Binacchi (mutilati di guerra) e Pellegrini Piccoli vengono bastonati da un gruppo di fascisti perché sopresi ad affiggere dei manifesti che invitano ad inviare aiuti alla popolazione russa.


11 settembre 1921. S. Ilario d’Enza

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti e danneggiamento della cooperativa, diversi feriti

Una squadra fascista ferisce a bastonate due fratelli socialisti poi invade la cooperativa locale, aggredendo gli avventori.


24 settembre 1921. Borzano di Albinea

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

 I fascisti locali bastonano Romeo Bianchetti, poi impongono la chiusura di tutti i pubblici esercizi.


 21 ottobre 1921. Correggio

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 2 feriti

Dino Ribes e Walter Diacci di Canolo vengono bastonati perché hanno deposto al processo contro i fascisti per l’aggressione di Fulgenzio Losi.


5 novembre 1921. Reggio Emilia

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

Viene bastonato il direttore delle Officine comunali del Gas e Elettricità perché accusato falsamente di aver interrotto per qualche ora le forniture in occasione del 4 novembre.


26-27 novembre 1921. Rolo

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 3 feriti

Viene aggredito e bastonato a sangue l’ex sindaco Bellesia. Schiaffeggiato il tubercolotico di guerra Primo Pietri. Il 27 viene aggredito un certo Mario Lusella perché recatosi a trovare Bellesia.


4 dicembre 1921. Bagnolo in Piano

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti e bando dal paese, 1 ferito

Il segretario del Fascio locale aggredisce il socialista Francesco Bigliardi. All’arrivo di altri fascisti questo viene malmenato e gli viene intimato di abbandonare il paese.


8 dicembre 1921. Brugneto

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 2 feriti

Quindici fascisti armati invadono la cooperativa di consumo e aggrediscono il barbiere Mentore Caramaschi. Più tardi alla trattoria della Pace viene colpito l’operaio Romeo Pasotti.


Altre azioni di violenza politica e casi ambigui

25 luglio 1921. Masone

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

Un gruppo di fascisti che partecipa alla sagra del paese tenuta presso l’osteria viene raggiunto da un’altra squadra che arriva in automobile. Notano un giovane con un fazzoletto rosso nel taschino e lo bastonano. La situazione degenera e lo stesso ragazzo viene colpito ad una gamba da un colpo di arma da fuoco. Non si tratta però di un socialista ma di un ex carabiniere, Fermo Spaggiari.


28 luglio 1921. Gavassa

Violenza contro le persone. Aggressione, 1 ferito

Un uomo, non iscritto ad alcun partito, viene bastonato perché accusato di parlare male dei fascisti. Una donna che protestava contro il pestaggio viene schiaffeggiata.


1° agosto 1921. Rolo

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

Francesco Losi, mutilato di guerra, viene bastonato a sangue da una squadra fascista e lasciato svenuto per strada. Viene ritrovato e soccorso da alcuni passanti.


6 agosto 1921. Campegine

Violenza contro le persone e contro le cose. Minacce

Un gruppo di fascisti ferma una bambina vestita di rosso davanti alla cooperativa e obbligano la madre a toglierle la veste che viene poi fatta a pezzi.

Uccisioni e aggressioni gravi di antifascisti ad opera di fascisti

22 febbraio 1922. Correggio

Violenza contro persone. Morte per i postumi delle aggressioni subite, 1 morto

Umberto Bizzoccoli è un giovane dirigente dei giovani socialisti, si avvicina alla frazione comunista e guarda con favore alla svolta di Livorno. Diventa fiduciario provinciale della federazione giovanile comunista per la zona di Correggio. È presente al Congresso nazionale di Firenze del 30 gennaio 1921 quando la delegazione reggiana si oppone al distacco dal Psi e viene allontanata. Deluso dall’autoritarismo dei vertici comunisti, dà le dimissioni.
Perseguitato dai fascisti di Correggio si reca a La Spezia, non è chiaro se per il servizio militare (come sembra più probabile) o per sfuggire alle violenze.
A La Spezia viene di nuovo aggredito e sottoposto a violenti pestaggi (secondo “La Giustizia” mentre si trova in arresto per attività sovversiva). Torna a Correggio all’inizio del 1922 ormai in gravi condizioni fisiche e muore dopo poche settimane.


12 marzo 1922. Coenzo di Brescello

Violenza contro persone. Tafferugli e sparatoria, 1 morto

Dopo una conferenza fascista nel vicino paese di Mezzano nasce uno scontro con sparatoria tra fascisti e socialisti-comunisti. Intervengono anche i carabinieri. Ci sono molti feriti e una vittima, Giuseppe Vincenzo Amadei, 53 anni, socialista.


13 marzo 1922. Puianello

Violenza contro persone. Omicidio, 1 morto

Il segretario del circolo socialista Armando Teneggi, 25 anni, in compagnia di alcuni amici, rientra a casa nella tarda serata e incrocia un gruppo di fascisti che lo lasciano passare senza dire nulla. Improvvisamente due squadristi si staccano dal resto della compagnia e colpiscono con una bastonata alla testa il segretario proprio sulla soglia di casa e poi inseguono gli altri. Nonostante l’arrivo del medico il colpo violento al capo risulta mortale.


15 marzo 1922. Jano 

Violenza contro persone. Percosse ed omicidio, 1 morto

Dopo la funzione religiosa domenicale un gruppo di fascisti incrocia di fronte alla Posta Vecchia un gruppo di socialisti e nasce un diverbio. Un fascista colpisce con una bastonata al volto uno dei dirigenti del circolo socialista locale, Rinaldo Adolfo Incerti. La ferita si rivela poi più grave di quanto sembrava nell’immediato e conduce alla morte della vittima.


19 marzo 1922. Villa Seta

Violenza contro persone. Percosse ed omicidio, 1 morto

Un fascista entra nell’osteria del paese per vendere il giornale “All’armi”. Di fronte al rifiuto di uno dei clienti nasce una colluttazione che viene però fermata dagli altri avventori. Uscito dall’osteria lo stesso cliente, Armando Arduini, socialista, viene aggredito prima a bastonate e poi a colpi di pistola.


22 maggio 1922. Pieve Modolena

Violenza contro persone. Tafferugli e scontro a fuoco, 1 morto

Alle undici della sera alcuni fascisti bussano alla porta della cooperativa del paese che stava chiudendo. Pretendono di identificare i pochi avventori rimasti all’interno poi se cominciano a percuotere uno di questi, il comunista Evaristo (o Evangelista) Ferretti, con cui avevano già avuto modo di scontrarsi nel centro cittadino. La vittima riesce a ferire uno degli aggressori con un oggetto di ferro preso dal negozio ma viene poi colpito da colpi di pistola prima al braccio poi al ventre. Viene trasportato in ospedale dove muore a causa delle ferite.


3 luglio 1922. Villamaggiore 

Violenza contro persone. Percosse ed omicidio, 1 morto

Un uomo viene aggredito mentre rientra a casa in tarda serata e viene ritrovato esanime, con chiari segni di percosse a colpi di bastone alla testa e in varie parti del corpo. Si tratta di un antifascista molto conosciuto nella zona, Fulgenzio Silvio Zani, comunista, 29 anni.


26 settembre 1922. S. Martino in Rio

Violenza contro persone. Percosse ed omicidio, 1 morto

Un giovane della frazione, appena tornato dal militare, viene costretto da un fascista locale a rientrare nella propria abitazione. I fratelli del giovane scendono in strada per protestare contro questa imposizione. Uno di questi viene colpito alla testa da una bastonata mentre il secondo è colpito da un colpo di pistola alla bocca e muore sul colpo. Si tratta di un socialista piuttosto conosciuto nel paese: Adolfo Vezzani, socialista, 29 anni, mutilato di guerra.


29 ottobre 1922. Reggio Emilia

Violenza contro persone. Percosse ed omicidio, 1 morto

Come rappresaglia per il ferimento di un fascista avvenuto nella notte tra il 28 e il 29 ottobre Ferruccio Casoli, socialista, viene aggredito a bastonate nei pressi del centro cittadino, vicino a porta S. Stefano. Ritrovato esanime muore poco dopo il trasporto in ospedale.


9 novembre 1922. Gavasseto

Violenza contro persone. Omicidio, 1 morto

Il segretario locale del PPI Antonio Denti viene ferito da un colpo di pistola mentre rientra a casa in bicicletta dopo una riunione del sindacato cascinai. Sebbene ferito riesce a rialzarsi ma viene raggiunto e colpito di nuovo alla testa.


13 novembre 1922. Scandiano

Violenza contro persone. Omicidio, 1 morto

Dopo un diverbio sorto per futili motivi con il segretario politico del fascio di Scandiano,  Umberto Romoli, ex assessore socialista di Scandiano, viene colpito da un colpo di pistola al cuore. Il segretario del fascio ed un altro uomo, in possesso della pistola, vengono immediatamente arrestati.


12 novembre 1922. Guastalla

Violenza contro persone. Percosse ed omicidio, 1 morto

Un militante del Partito Popolare, Pietro Mariotti, viene aggredito e bastonato mentre si reca al seggio per le elezioni comunali. Muore il giorno successivo.


Violenza sulle cose di proprietà antifascista da parte di fascisti (incendi, assalti, distruzioni, a sedi sindacali politiche e cooperative)

15 maggio 1922. Ventoso di Scandiano

Violenza contro le cose. Devastazione di sedi antifasciste

La cooperativa della frazione viene data alle fiamme da un gruppo di fascisti.


26 luglio 1922. Poviglio

Violenza contro le cose. Devastazione di sedi antifasciste

Un gruppo di fascisti fa irruzione nella cooperativa, obbliga il banconiere a chiudere poi dà fuoco ai registri della società di mutuo soccorso.


30 agosto 1922. S. Martino in Rio

Violenza contro le persone

Passaggio obbligato della cooperativa di consumo alla federazione delle corporazioni sindacali.


2 settembre 1922. Reggio Emilia

Violenza contro le persone. Minacce contro le amministrazioni locali

Il consiglio provinciale è costretto alle dimissioni per le violenze subite. Le dimissioni vengono poi ritirate e il consiglio di dimetterà definitivamente alla fine di ottobre.


19 settembre 1922 – Albinea

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti e distruzione del teatro, diversi feriti

I fascisti in occasione dell’inaugurazione del gagliardetto danno fuoco al teatro del paese e bastonano gli uomini.


1° ottobre 1922. Castellarano

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 2 feriti

Vengono bastonati il garzone mugnaio Ottavio Ravazzini e il bracciante Ternelli Oliviero.


28 ottobre 1922. Reggio Emilia 

Violenza contro le persone. Aggressione ad antifascisti, 1 ferito

Viene bastonato il socialista Francesco Laghi mentre esce dalla Prefettura. Era andato a dare le dimissioni dalla Deputazione Provinciale.